Si è conclusa giovedì 10 dicembre la nona edizione del music talent X-Factor con la vittoria del ventiseienne cantautore Giosada. Il programma tv sta guadagnando sempre più successo tra i giovani e questo non fa altro che rafforzare la “molla per la popolarità” che quest’evento può essere per i concorrenti. Da ieri sera il giovane ragazzo pugliese porterà sul petto la spilla del vincitore. Ma come è andata a chi la spilla la sta portando da un po’?
Nel 2008, la prima edizione dello spettacolo, in onda su Rai Due, vede la vittoria degli Aram Quartet, gruppo sotto il mentoring del giudice Morgan; la band prevale su Giusy Ferreri, che arriva seconda, ma la cui carriera è stata sicuramente più fortunata di quella dei suoi sfidanti. Il quartetto canoro, infatti, si scioglie nel 2010 senza aver raggiunto particolare successo, a causa della difficile gestione da parte del mercato di un gruppo vocale e della poca popolarità del programma. Giusy Ferreri invece è tornata più volte sulla scena musicale italiana, con “singoli meteora” che lasciano il tempo che trovano.
Nell’edizione del 2009 vince Matteo Becucci, che si mette subito in luce con l’aria calma e ponderata da uomo che ha il coraggio di provare candidamente a cambiare vita, inseguendo i suoi sogni. Anche in questo caso però il successo non sembra arrivare nemmeno per lui: qualche musical, qualche apparizione in tv e in altri talent come Tale e Quale Show ma niente degno di nota, nessun passo verso il cambio di vita tanto sperato.
Leggi anche:
Con Lodo Guenzi X Factor si apre a orizzonti nuovi (ma l’indie non si è svenduto)
Sempre nel 2009, alla terza edizione, arriva il cambiamento e il vincitore sembra poter avere le carte in regola per avere una carriera musicale completa e diventare una vera pop star italiana. Si tratta di Marco Mengoni, un ragazzo esasperatamente introverso, ma con la grinta, la voce e i numeri giusti per entrare a piedi pari nell’industria della canzone: il tutto con un’immagine e uno stile adatto a lasciare il segno, che segue la rotta principale della musica contemporanea senza essere la copia di qualcun altro. Ad oggi Mengoni ha venduto una valanga di dischi, vinto Sanremo ed è, di fatto, una pop star dal successo riconosciuto.
Il 2010 è l’anno in cui ad X-Factor si impone per la prima volta una voce femminile: Nathalie. Una cantante già fatta e cresciuta, con una gavetta di concerti in giro per locali e che si mette in gioco (spronata da Elio, new entry nel programma) con un brano inedito scritto direttamente da lei. Anche per lei il vero successo commerciale non è mai arrivato, nonostante una partecipazione a Sanremo e due dischi all’attivo, di cui l’ultimo, Anima di Vento, risale a due anni fa.
Nel 2011 X-Factor passa a Sky e qualcosa sembra cambiare: fino a quel momento si è rivelato un evento in pochi casi davvero utile per un cantante ed essere il suo trampolino di lancio per il successo. Questo aspetto sembra essere stato corretto con una nuova strategia di marketing. Emblematici sono i casi della sopra citata Giusy e di Noemi, due cantanti non arrivate nemmeno in finale, ma allo stesso tempo capaci di essere riuscite ugualmente ad aprirsi una strada per il successo.
Francesca Michielin, la più giovane vincitrice del talent, se lo aggiudica nel gennaio 2012, anche lei riesce a porre le basi per un percorso, che in questi ultimi tre anni l’ha vista raccogliere delle soddisfazioni a livello commerciale.
A fine 2012 Morgan porta alla vittoria per la quarta volta un suo concorrente; si tratta di Chiara Galiazzo, che trionfa letteralmente nelle sesta edizione. Palesemente al di sopra di tutti gli altri partecipanti, Chiara è un’interprete impeccabile, probabilmente la migliore nella storia di X-Factor, dotatissima a livello vocale per spontaneità di esecuzione, resa e timbro; probabilmente proprio questa sua dote la riesce a tenere a galla nonostante non abbia mai inciso e proposto una vera hit o un disco degno di tale nome.
Canta per lo più per spot pubblicitari e ha partecipato a Sanremo tra i big portando una canzone che lei stessa ha detto «non sentirsi esattamente calzare nel modo giusto», perché scritta da altri.
Leggi anche:
Manuel Agnelli e il “fascismo” della musica alternativa
Nel 2013 vince ancora Morgan, con il cantante diciannovenne Michele Bravi. Un timbro caldo e forte, doti tecniche da vero scolaretto, ad oggi ha pubblicato un album di inediti e due EP. Inoltre sembra aver declinato l’invito per partecipare a Sanremo per evitare di proporre un prodotto che non fosse all’altezza delle aspettative ed evitare quindi di eclissarsi repentinamente. Sia lui sia il vincitore dell’edizione 2014, Lorenzo Fragola, sono ancora freschi del successo ottenuto e servirà attendere ancora qualche tempo per valutare bene la reale crescita artistica e quindi la successiva introduzione nel mercato della musica italiana.
[jigoshop_category slug=”cartaceo” per_page=”8″ columns=”4″ pagination=”yes”]
[jigoshop_category slug=”pdf” per_page=”8″ columns=”4″ pagination=”yes”]
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!
Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!