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World press photo 2015: vince lo scatto di una coppia gay in Russia

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È lo scatto intimo e personale di una coppia ad aggiudicarsi il primo premio alla 58° edizione del World press photo;  Jon ed Alex, due ventenni omosessuali ritratti da Mad Nissen, sono stati scelti dalla giuria per la foto più rappresentativa dell’anno.

Il senso di questa vittoria è restituito dal luogo e dal contesto dello scatto del fotoreporter danese, il quale ha deciso di immortalare una coppia gay di San Pietroburgo, nella Russia di Putin.

La vita per le minoranze sessuali in questo Paese è quanto mai difficoltosa;  attraverso il controverso provvedimento del 2013 con cui si vietava la “propaganda” dell’omosessualità tra i minori e il decreto che prevedeva il divieto per i transessuali di guidare l’auto, la Russia ha infatti mostrato una ferrea intolleranza nei confronti dei diritti LGBT.

Come se non bastasse, queste persone sono costrette a sopportare violenze e discriminazioni sociali da parte di gruppi nazionalisti o integralisti religiosi che, incuranti di calpestare ogni diritto fondamentale, si accaniscono brutalmente su di loro bollandoli come “degenerati” e “pericolosi per la società”.

Questa situazione era stata vivacemente ed efficacemente evidenziata in forma artistica già dal cantautore irlandese Hozier che, nel video del suo singolo Take me to church, immagina la storia d’amore di due giovani gay ostracizzata dalla disumanità di un gruppo estremista.

La denuncia delle discriminazioni omofobe in Russia si arricchisce ora di un’altra importante testimonianza che, aggiudicandosi il prestigioso premio fotogiornalistico, porta con sé la forza di far aprire gli occhi al mondo dinnanzi ad una situazione quanto mai attuale.

G.A.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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