Quando si parla di orgasmo, il terreno su cui ci si cerca di orientare è sempre molto scivoloso. Se poi ci rapportiamo all’orgasmo femminile, le discussioni correlate sono molto diverse tra loro e abbracciano questioni molto trasversali legate alla psiche, all’educazione, al contesto socio-culturale e ai limiti imposti dalla nostra mente.
Nessuno, però, si è mai interrogato sul ruolo prettamente fisico, fisiologico e biologico che ha il nostro corpo. E qui il discorso include anche gli uomini, con buona pace dei loro orgasmi irruenti, visibili e quasi meccanici.
L’orgasmo in «Voglio venire» di Violeta Benini
Quanto conta, quindi, l’aspetto fisiologico nel provare e nel raggiungere un orgasmo? Secondo Violeta Benini, autrice del libro Voglio venire – Benvenuti orgasmi felici, addio dolore e difficoltà, l’aspetto biologico, ma soprattutto fisiologico, è fondamentale.
Per questo il suo testo si pone come un vero e proprio manuale d’uso per conoscere il proprio corpo ed esercitarsi puntando al raggiungimento di un orgasmo pieno, sentito e molto più piacevole. Infatti, come sostiene l’autrice nello stesso sottotitolo del libro, «addio dolore e difficoltà», è il modo per ricordare e sottolineare che al mondo dell’orgasmo, principalmente quello femminile, sono legate una serie di difficoltà e dolori molto spesso ostativi del piacere assoluto.
Il ruolo centrale del pavimento pelvico nell’orgasmo
L’atteggiamento che più spesso ci accomuna nel rapporto con il nostro corpo è quello di sottovalutarne l’importanza e la salute interna. Ci concentriamo, infatti, maggiormente sul suo aspetto esteriore: essere perfettamente depilati, essere tonici, essere seducenti per la persona che desideriamo. Tutto questo, chiaramente, deriva da una cultura sociale collegata al patriarcato che vede le donne asservite al piacere dell’uomo. L’obiettivo di Voglio venire di Violeta Benini, invece, è quello di renderci più consapevoli del nostro corpo, nessuno escluso. Perché un corpo internamente sano e consapevole è un corpo più felice di vivere il rapporto con se stesso e con gli altri.
L’attenzione primaria di Benini si focalizza sul ruolo del pavimento pelvico. Se vi state chiedendo cosa sia il pavimento pelvico, non vi preoccupate: è il termine tecnico per indicare la base d’appoggio degli organi del basso ventre ed è funzionale all’attività del camminare, della defecazione e minzione e, ovviamente, dell’attività sessuale.
Ignorando, il più delle volte, cosa sia e a cosa serva, non ci viene neanche in mente di prendercene cura. Benini invece lo pone al centro della nostra salute sessuale, conferendogli un ruolo importantissimo nel raggiungimento dell’orgasmo. Come l’autrice stessa ricorda:
La connessione tra il piacere e gli orgasmi da una parte e la meccanica del pavimento pelvico dall’altra è ancora molto poco esplorata, dunque. Per questo, molte delle mie deduzioni derivano dalla pratica clinica più che dagli studi scientifici.
Infatti, come sostiene Benini, il ruolo del pavimento pelvico nel raggiungimento dell’orgasmo e in una vita sessuale sana, equilibrata e felice è ancora molto sottovalutato.
Le sue disfunzioni causano non pochi problemi sia nell’uomo che nella donna, ma a tal proposito le parole dei medici sono sempre molto sconfortanti.
Alcuni intimano di non pensarci troppo, altri dicono di resistere al dolore, normalizzando così dei disagi che di normale hanno ben poco. La vera ricchezza dell’approccio di Benini è intendere il nostro corpo in senso olistico, e non in maniera frammentata, errore in cui spesso si cade.
Un altro problema nel raggiungimento dell’orgasmo frutto di una pura eccitazione in ambo i sessi è frutto della cultura fallocentrica:
La sessualità fallocentrica ci ha portato a pensare che gli unici orgasmi degni di questo nome siano quelli che derivano dalla stimolazione interna con il pene. Questa ideologia ha penalizzato sia il piacere femminile sia maschile. In tante si sono convinte di aver bisogno della penetrazione per essere appagate, mentre altrettanti maschi hanno rinunciato a esplorare altri piaceri.
Uomini e donne, il pavimento pelvico e l’orgasmo
Come affermato dall’autrice nell’estratto sopra riportato, la sessualità fallocentrica, tipica del patriarcato, ha condotto progressivamente uomini e donne a pensare che l’orgasmo derivasse solo dalla penetrazione con un pene. In questo modo, gli uomini hanno piano piano abbandonato tutte le curiosità di scoperta del corpo femminile e di tutte le altre zone probabilmente interessate dal piacere; le donne si sono poco a poco accontentate di questa visione ristretta, cominciando a pensare di essere frigide o di avere qualcosa di sbagliato se non provavano alcun piacere dalla penetrazione.
Ovviamente questa visione è alquanto ristretta.
Il pavimento pelvico, sia nell’uomo che nella donna, rappresenta un luogo del corpo che ha bisogno di mobilità e salute per dare e ricevere piacere.
Come sostiene l’autrice, esistono varie forme di piacere e diversi modi di raggiungere l’orgasmo, ma la maggior parte delle persone non li conoscono, perché ignorano come è fatto il proprio corpo e di quanto c’è già in noi e a portata di mano di tutti per raggiungere l’orgasmo o gli orgasmi.
Alla sessualità, Benini dedica l’ultimo capitolo di Voglio venire, dopo una lunga trattazione fisiologica che vi invitiamo calorosamente ad approfondire.
Nel capitolo dedicato alla sessualità, Benini ricorda e sottolinea il ruolo della comunicazione:
Una cosa che mi piace ripetere è che le persone non sono telepatiche e quindi non possono sapere che cosa pensiamo o vogliamo se non lo diciamo chiaramente. Questo vale sia per le coppie già rodate sia per i nuovi incontri. Spesso chiedo alle mie pazienti se hanno spiegato ai partner che cosa amano e che cosa invece dà loro fastidio e se hanno mostrato ai partner come vogliono essere masturbate per evitare il dolore. Spesso mi rispondono che non riescono a comunicare e che evitano i rapporti intimi per paura del dolore. Comunicare cosa ci piace, cosa ci provoca dolore e soprattutto quali sono i nostri limiti può migliorare sia la relazione sia i rapporti intimi.
È uno degli aspetti che più spesso trascuriamo: edurre il/la partner su ciò che ci piace e su ciò che ci dà fastidio usando il linguaggio verbale.
Parlare con il/la partner aiuta la persona a raggiungere sicuramente una maggiore consapevolezza di sé e condividerla con chi in quel momento ci è vicino, rappresenta sicuramente un grosso aiuto per superare i propri fastidi, dolori o semplicemente tabù che possono ostruire la strada verso il piacere.
Anche nell’ultimo capitolo di Voglio venire, Violeta Benini affronta la questione orgasmo muovendo il discorso dalla trattazione della fisiologia, chiarendo le posizioni e le pratiche che possono favorire una vita sessuale più serena, sia in un rapporto eterosessuale che in un rapporto omosessuale.
In conclusione, una maggiore consapevolezza del proprio corpo unita ad una salute psico-fisica sicuramente facilita una vita più serena e distrae la persona da possibili concause solo di natura psicologica che spesso ci rovinano l’esistenza, facendoci credere di essere sbagliati, quando invece siamo solo molto complessi. L’importante è trovare il bandolo della matassa.
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