Il 24 settembre 1991 oltre ad essere la data di uscita di uno dei più grandi successi dei Nirvana, è anche quella in cui viene rilasciato il quinto album in studio dei Red Hot Chili Peppers: si tratta di Blood Sugar Sex Magik, un grandissimo successo che ha venduto più di 13 milioni di copie diventando uno dei capolavori simbolo della musica anni ’90 e aprendo la strada alla band nella hall of fame dei giganti del rock.
Tra tematiche riguardanti droga, sesso e morte, il primo album dei Red Hot Chili Peppers sotto l’etichetta Warner Bros è il risultato di un’attenta fase di registrazione portata avanti soprattutto grazie all’impegno del produttore Rick Rubin, famoso per aver collaborato, fra gli altri, con Slayer, System of a Down e Metallica. Per migliorare il loro slancio creativo, i RHCP hanno deciso di registrare l’album in una villa fuori Los Angeles, vecchia residenza del mago Harry Houdini; alcuni componenti della band, inoltre, hanno successivamente dichiarato che The Mansion − questo è il nome dell’edificio − fosse infestata dai fantasmi.
Uno dei brani più di successo del disco è Under the bridge che nonostante sia più soft rispetto alla linea generale della band, rimane uno dei loro capolavori più riusciti. La canzone è una malinconica riflessione di Anthony Kiedis sulla solitudine e sul rapporto con la sua città − the city of angels −, con l’accompagnamento musicale degli accordi più allegri di John Frusciante: un ossimoro dolcissimo e splenico.
«Sometimes I feel
Like I don’t have a partner
Sometimes I feel
Like my only friend
Is the city I live in
The city of angels
Lonely as I am
Together we cry
I drive on her streets
‘Cause she’s my companion
I walk through her hills
‘Cause she knows who I am
She sees my good deeds
And she kisses me windy
I never worry
Now that is a lie»
Venticinque anni dopo, Blood Sugar Sex Magik è da considerarsi l’apice musicale della band americana.