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Van Gogh Alive: un modo nuovo di vivere l’arte

2 minuti di lettura

Immaginate che qualcuno vi chieda di definire una mostra d’arte. La maggior parte di voi risponderebbe descrivendo un ambiente pieno di opere di vari artisti, in cui immergersi in religioso silenzio, magari prestando attenzione ad una qualche guida che racconta i dettagli più interessanti. Ed in effetti è proprio questo il format in cui quasi tutte le esposizioni artistiche sono organizzate, in italia come nel resto del mondo. 

Van Gogh Alive – The Experience

Ma c’è qualcuno che sta cercando di ridefinire quest’idea: si tratta della Grande Exibitions, società australiana che si occupa di creare esibizioni virtuali, cercando punti di incontro tra quei due mondi finora opposti che sono l’arte e la tecnologia.

Ed è proprio la Grande Exibitions ad aver creato Van Gogh Alive – The Experience, la mostra itinerante che dopo aver fatto tappa a Firenze, Torino, Roma e Bologna adesso è visitabile a Verona (fino al 28 gennaio). A pochi passi dall’Arena, presso il Palazzo della Gran Guardia, è possibile entrare in un piccolo mondo in cui gli scritti e le tele dell’artista olandese si fondono con le maggiori melodie di Satie, Bach, Vivaldi ed altri grandi compositori.

Passeggiare in un quadro

La “mostra virtuale” si presenta come un insieme di 50 pannelli su cui altrettanti proiettori ad alta definizione consentono la visione 800 quadri di Vincent Van Gogh, per uno spettacolo a 360 gradi della durata di circa un’ora. La tecnologia “Sensory 4”, utilizzata per animare le 3000 immagini di cui si compone la visita, è un sistema multimediale che permette di mescolare insieme visual design e suono surround in un modo completamente nuovo, dando vita ad un’esperienza che cattura tutti e cinque i sensi dei visitatori.

Per gli amanti dell’arte, coloro per cui il pensiero di una mostra equivale all’emozione di trovarsi faccia a faccia con i  dettagli di un’opera, così vicino da poterla quasi sfiorare, è lecito rimanere scettici davanti a quello che, a sentirlo descrivere, somiglia più ad un film che ad un’esposizione d’arte. Ma con “Van Gogh Alive” non si tratta di un film. Si tratta di un viaggio incredibile, della possibilità di passeggiare immersi nella Notte stellata sul Rodano. Di trovarsi faccia a faccia con le incertezze, le paure, le ragioni nascoste in ogni tela, in ogni pennellata.  Di sentirsi infinitamente piccoli davanti ai pensieri di quello che, prima che un grande pittore, è stato un grande uomo.

Un modo nuovo di vivere l’arte

Un’esperienza straordinaria adatta ad ogni età e carattere, perfetta per chi l’arte la ama e anche per chi la odia. Perché la Grande exibitions ha trovato un modo nuovo per prendere gli spettatori per mano e accompagnarli in un percorso che non solo racconta Vincent Van Gogh, nel suo crescere da Parigi ad Arles tra 1880 e 1890, ma ricorda a tutti come scoprire un artista, come assaporare una storia. Una tappa fondamentale, insomma, prima di ogni altra mostra convenzionale, per reimparare a fermarci, a sentire, a guardare davvero.

Marta Mantero

 

Marta Mantero

Sulla carta c'è una ventitreenne laureata in scienze delle relazioni internazionali.
Sulla pelle ci sono i libri, la musica, il buon cinema e il mare mosso.
Nella pancia c'è il teatro.

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