Quando si chiudono luoghi non indispensabili alla popolazione i primi ad abbassare le serrande sono le sedi della cultura: cinema, teatri, monumenti e musei. D’altronde l’arte non si mangia, non è fondamentale al nostro sostentamento o alla nostra salute, eppure appena ci viene negata ci manca. Perché noi viviamo e respiriamo arte ogni giorno, senza nemmeno accorgerci di farlo. Come possiamo ovviare alla mancanza di bellezza chiusi in casa, senza mostre e senza meraviglie da poter visitare? I musei virtuali sono la soluzione che fa al caso nostro.
18 musei virtuali per sentirsi in viaggio anche da casa
Come in altre situazioni, infatti anche qui il digitale ci viene incontro, proponendo soluzioni efficaci alla cronica assenza di arte nella nostra quarantena. Abbiamo raccolto una selezione di piattaforme e tour virtuali per farvi girare il mondo dell’arte in 18 musei virtuali, per sopravvivere al Coronavirus restando a casa ma continuando a respirare bellezza. Un modo per sentirsi, almeno con la testa e il cuore, ancora in viaggio.
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Giorno 1: British Museum, Londra
Il British Museum è tra gli esempi di museo moderno più antichi d’Europa. Fondato nel 1753, ha come nucleo principale l’immensa collezione di oggetti di Sir Hans Sloane, esperto d’arte e mercante, che durante la sua vita raccolse più di 70 mila reperti provenienti da ogni parte del mondo. Alla sua morte, il suo magnifico patrimonio artistico, letterario e scientifico venne donato a Re Giorgio II, con l’espressa richiesta di non smembrarlo.
Il nucleo originario del British Museum fu dunque il primo museo nazionale, aperto gratuitamente al pubblico di ogni estrazione sociale non appartenente a clero o nobiltà. La collezione si ampliò considerevolmente durante l’Ottocento vittoriano, quando il Regno Unito divenne un impero esteso a tutti gli angoli del mondo.
Restaurato dopo i bombardamenti su Londra della Seconda Guerra Mondiale e fornito della Great Court, la più grande hall coperta d’Europa, nel 2000, il British Museum raccoglie più di 8 milioni di pezzi di ogni tipo, dai libri ai gioielli, dalle statue classiche alla Stele di Rosetta. Per visitare il museo comodamente da casa basta accedere a Google Arts&Culture, e partecipare al tour virtuale in alta definizione messo a disposizione del museo.
Giorno 2: Musei Vaticani, Città del Vaticano
Questo gigantesco apparato museale non ha bisogno di presentazioni: tra i più grandi musei del mondo sia come superficie che come numero di opere esposte, i Musei Vaticani esistono sin dal 1506, anche se vennero aperti al pubblico solo nel 1776.
Archeologia romana, dipinti e sculture rinascimentali, architettura, affreschi e alcuni tra i capolavori assoluti dell’arte, come le Stanze Vaticane di Raffaello o la Cappella Sistina. Ogni anno milioni di persone varcano le porte del museo per respirare secoli di storia e di arte. Visitare i Musei Vaticani da casa è semplicissimo: il sito ufficiale offre infatti diversi tour virtuali, uno per ogni sezione della collezione: Museo Pio Clementino, Braccio Nuovo, Stanze di Raffaello, Museo Chiaramonti e, ovviamente la Cappella Sistina.
Giorno 3: Museo d’Orsay, Parigi
L’antica stazione di Orsay a Parigi è diventata un museo in tempi piuttosto recenti, restaurata in maniera magistrale dall’architetto Gae Aulenti. Con la sua struttura in ferro e vetro tipica della belle époque, la Gare d’Orsay giaceva in un penoso stato di abbandono fino agli anni ’70, quando si decise di trasferire qui le collezioni di opere d’arte realizzate durante gli anni della Seconda Repubblica, tra il 1848 e il 1914. Si tratta di un periodo importantissimo per la storia dell’arte francese, ma fino ad allora privo di un riferimento museale unitario. Il Musée d’Orsay apre i battenti nel 1986, con un assetto museografico unico nel suo genere, fatto di terrazze, balaustre e pareti in pietra di Buxy. Un dialogo perfetto con l’imponente struttura in ferro della stazione, preservata nella sua leggibilità.
All’Orsay trovano spazio le opere di Van Gogh, Monet, Gauguin, Rodin e tanti, tantissimi altri protagonisti dell’epoca d’oro dell’arte francese. Un tour delle meravigliose sale del museo è possibile grazie a Google Arts&Culture, che permette di ammirare le opere in altissima definizione, arrivando a cogliere dettagli impossibili da ammirare dal vivo.
Giorno 4: MoMA, New York
Il Museum of Modern Art è stato fondato nel 1929 a Manhattan da Abby Rockfeller, moglie del celebre magnate John D. Rockfeller e da alcune amiche. Si tratta di uno dei più importanti musei di arte contemporanea al mondo, oltre ad essere il primo interamente dedicato all’arte moderna e avanguardista. Il MoMA fu inoltre protagonista nel formare il gusto dei collezionisti americani verso grandi artisti europei, tra cui Van Gogh e Picasso.
Con un patrimonio di circa 15 mila opere realizzate su supporti di ogni tipo, è celebre per ospitare alcuni dei capolavori contemporanei più radicati nell’immaginario collettivo, come La persistenza della memoria di Salvador Dalì, Notte stellata di Vincenti Van Gogh e Les Demoiselles d’Avignon di Picasso. Se qui non è permesso il tour vero e proprio delle sale, è però presente una digitalizzazione senza pari delle opere esposte. Il MoMA fu tra i primi musei ad aderire al Google Art Project per la valorizzazione digitale delle arti. Un vero pioniere in ogni campo.
Giorno 5: Gallerie degli Uffizi, Firenze
Si arriva finalmente in Italia nel primo giorno di primavera, con uno tra i musei più grandi e più celebri del mondo: le Gallerie degli Uffizi di Firenze. Forse il più antico museo pubblico al mondo, venne aperto ai visitatori nel 1581. Si trattava di persone fidate alla corte medicea, artisti o consoli stranieri, non certo di un pubblico di popolani.
Le gigantesche collezioni della famiglia Medici, notoriamente amanti delle arti e della bellezza, sono purtroppo chiuse insieme al resto dei musei nazionali. Possiamo però ammirare le opere di Giotto, Botticelli, Filippo Lippi e Michelangelo via web, attraverso il tour virtuale messo a disposizione dal museo nel loro sito ufficiale.
Giorno 6: Ermitage, San Pietroburgo
L’Ermitage di S. Pietroburgo venne costruito come residenza imperiale per gli zar di Russia durante il Settecento dall’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli. A seguito della morte di quest’ultimo, tutte le rarità del Palazzo d’Inverno vennero eseguite da mani diverse, sotto il controllo dell’imperatrice Caterina la Grande, amante e mecenate dell’arte. Si tratta del museo d’arte più grande di Russia, con cinque edifici occupati dalle collezioni.
Le opere esposte spaziano dal Medioevo fino ai giorni nostri, passando per il Rinascimento, il Barocco e le Avanguardie. Il mondo dell’arte racchiuso in un singolo museo. La visita virtuale è possibile sul sito dell’Ermitage, realizzata con cura e con attenzione alle opere esposte, complete di informazioni e fotografie ingrandite selezionabili mentre ci si muove tra le impressionanti sale del palazzo, occupato dagli zar fino alla loro caduta, nel 1917.
Giorno 7: Rijksmuseum, Amsterdam
La più grande collezione al mondo di arte fiamminga vi aspetta nel magnifico Rijksmuseum di Amsterdam. Nel 1808 la sede, inizialmente situata all’Aja, si spostò ad Amsterdam per ordine di Napoleone Bonaparte.
Il palazzo in stile neogotico che ospita il museo aprì però i battenti al pubblico solo nel 1885, subendo pesanti rimaneggiamenti lungo il corso di tutta la sua storia. La sede museale che ospita la celeberrima Ronda di Notte di Rembrandt è visitabile virtualmente grazie a Google Arts&Culture, che ci guida nei suggestivi corridoi colmi dei ritratti e dei paesaggi che hanno reso celebre l’arte fiamminga.
Giorno 8: GAM, Milano
La Galleria di Arte Moderna di Milano è uno dei musei più amati dai milanesi, anche se ancora troppo poco considerata negli itinerari turistici. Nel cuore del cosiddetto “quadrilatero del silenzio”, la GAM è circondata da parchi: il Parco di Villa Reale e i Giardini Pubblici di Palestro, che le regalano un’atmosfera senza tempo di serenità, difficile da conquistare nella metropoli cittadina.
Le oltre 3500 opere esposte sono racchiuse nella cornice di Villa Reale, realizzata per i conti Barbiano di Belgiojoso al finire del Settecento. Un luogo che conserva ancora i fasti dello stile neoclassico amato anche dal suo successivo abitante, Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone. Il tour a 360° ci porta lungo le sale del museo, dove possiamo ammirare i capolavori dell’arte italiana dal Settecento alla seconda metà del Novecento, con opere di Hayez, Boldini, Canova, Medardo Rosso e molti altri grandi nomi dell’arte contemporanea italiana.
Giorno 9: Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli
Oggi vi portiamo a Napoli, in uno dei musei più belli della nostra Penisola.
Antica residenza reale dei Borbone, la reggia di Capodimonte ospita più di 47.000 opere d’arte nelle sue sale e migliaia di specie botaniche nel giardino di 134 ettari, affacciato sul Golfo di Napoli.
Opere di Guido Reni e Caravaggio condividono la medesima sede di Alberto Burri, Andy Wharol, Kiefer e altri grandi artisti contemporanei, inseriti in una cornice unica al mondo. Google accompagna il visitatore in un viaggio lungo i corridoi del museo, regalando un’esperienza virtuale ad altissima definizione.
Giorno 10: Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid
Il museo di arte contemporanea più celebre di Spagna, situato nella capitale Madrid, ospita opere d’arte dal Dopoguerra a oggi. Fondato nel 1990, il Reina Sofia ospita fotografie, installazioni, sculture e dipinti, tra cui il celeberrimo Guernica, realizzato da Pablo Picasso nel 1937 a seguito del bombardamento dell’omonima cittadina basca. Un simbolo contro tutte le guerre. Il museo porta avanti questo intento con grandi mostre dedicate all’impegno sociale della lotta anticastrista e all’impegno civile. Il tour virtuale dello splendido museo, compreso del Palacio de Cristal e del Palacio de Velasquéz è disponibile su Google Arts&Culture.
Giorno 11: Museo del Belvedere, Vienna
Il Museo del Belvedere di Vienna offre un’esperienza unica a chi varca le soglie della meravigliosa reggia asburgica nel cuore della capitale austriaca. La più grande collezione di artisti della Secessione Viennese è ospitata in un palazzo perfettamente conservato nelle sale e negli arredi, compreso lo splendido giardino all’italiana che il palazzo domina dall’alto di una collina. Sempre Google ci offre un viaggio nella corte asburgica, arricchito però dalla splendida visione delle opere di Schiele, Kokoshka e Klimt, tra cui il celebre Bacio.
Giorno 12: La Venaria Reale, Venaria Reale
Il palazzo reale dei Savoia è tornato alla sua originaria bellezza solo nel 2007, dopo due secoli di totale abbandono e otto anni di restauri degli interni e dell’enorme giardino. Simbolo del Barocco, la reggia è tra i siti Unesco più visitati in Italia. Grandi sale da ballo, sontuose camere da letto, affreschi e stucchi circondano il visitatore in un turbinio di meraviglia. 950.000 metri quadrati esplorabili attraverso il tour virtuale offerto da Google.
Giorno 13: Museo Frida Kahlo, Città del Messico
La Casa Azul di Città del Messico, dove Frida Kahlo nacque, visse e morì è diventata con immediata naturalezza il museo più importante dedicato alla vita e all’arte della più grande artista messicana contemporanea. Diego Rivera e Frida Kahlo vissero in questa casa molti anni felici insieme, riempiendo il giardino di piante e animali esotici, raccogliendo opere d’arte precolombiana e dipingendo. Gli interni sono stati rimaneggiati quel tanto che bastava per musealizzarli, ma nulla è stato toccato degli arredi originali, dei vistosi abiti di Frida e delle opere conservate nella Casa Azzurra.
Google permette ai visitatori di attraversare l’oceano ed entrare nella bellissima casa dell’artista messicana diventata ormai un simbolo. Il museo è composto dal bellissimo giardino e dagli interni, ricchi di fotografie, quadri e cimeli della breve vita della pittrice.
Giorno 14: Pergamonmuseum, Berlino
Il Pergamonmuseum di Berlino è forse uno dei più suggestivi musei della capitale tedesca. Situato sulla celebre Isola dei Musei, ospita nella loro interezza le opere architettoniche della Porta di Ishtar e della Via Sacra, del Mercato di Mileto e, ovviamente, dell’Altare di Pergamo. L’imponenza delle costruzioni ha reso il Pergamonmuseum uno dei più visitati e conosciuti di Berlino. Quindi perché privarsene? Sempre l’incredibile piattaforma di Google Arts&Culture ci riporta indietro di migliaia di anni e ci rende piccolissimi sotto la maestosità dell’architettura antica.
Giorno 15: Palazzo di Versailles, Versailles
Da Berlino alla Francia per visitare uno dei palazzi reali più celebri al mondo: la reggia di Versailles. Costruita durante praticamente tutto l’arco del Settecento per volere di Luigi XIV, si trattava inizialmente di un casino di caccia, circondato da aree di paludi malsane. Il sogno di Luigi di trasferire a Versailles la propria corte trasformò inesorabilmente l’immagine della monarchia francese, lontana da Parigi e dal popolo.
A noi rimane però un luogo da fiaba, composto da chilometri di corridoio, saloni, studioli, sale da pranzo, una chiesa privata e un gigantesco parco, ornato da un lago artificiale e da fontane entrate nella leggenda. Come dimenticare poi la grandiosa Galleria degli Specchi, da dove comincia il tour virtuale, realizzata con le preziosissime superfici provenienti da Venezia e da 16 enormi finestre affacciate sui giardini. Un salone talmente luminoso da essere totalmente degno del Re Sole che lo fece realizzare.
Giorno 16: Stonehenge, Salisbury
Nel giorno dedicato agli scherzi vi portiamo in un luogo carico di mistero, sulle cui origini si è detta ogni cosa: dalla costruzione aliena ai giganti o le streghe. Stonehenge continua a ergersi nel mezzo della campagna inglese, tenendo per sé il suo mistero. Il tour virtuale si inoltra dentro la foresta di dolmen e menhir di cui il cerchio di pietra è composto, lasciando allo spettatore decidere quale sia la teoria che preferisce sul significato di questo incredibile manufatto, che ha attraversato i secoli senza una risposta.
Giorno 17: NASA Museum, Huston e Cape Kennedy
La NASA propone molti tour virtuali legati ai propri spazi museali, situati in diverse parti degli Stati Uniti, tra cui le celebri sedi di Huston e Cape Kennedy. I più interessanti sono però i tour virtuali dei laboratori di ricerca per fisici e astronauti; dove è possibile visitare le sale per i test a gravità zero, i simulatori di laboratorio sulla Stazione Spaziale Internazionale e vedere come vengono effettuate analisi e simulazioni per la costruzione degli shuttle.
Giorno 18: Palazzo Ducale, Venezia
Per l’ultimo giorno si torna in Italia, per l’esattezza a Venezia, nella sede del potere dei Dogi. Palazzo Ducale è uno scrigno di opere d’arte di ogni tipo: scultura, architettura e pittura raggiungono livelli altissimi. I migliori artisti veneti e non, hanno lavorato per la gloria di Venezia, una città unica al mondo, che ci permette anche di riflettere su quanto noi italiani diamo per scontata tanta bellezza, soffrendo irrimediabilmente quando questa ci viene negata.
Sperando che questa quarantena ci faccia vedere con occhi diversi la preziosa fragilità del nostro patrimonio artistico, godiamoci l’ultimo tour virtuale della lista, esplorando le sale affrescate di Palazzo Ducale, osservando da vicino dettagli impossibili da cogliere per il pubblico reale.
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