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Tra timori e speranze si dà il via a Expo 2015:
il mondo punta gli occhi su Milano

2 minuti di lettura

Il fatidico giorno è arrivato: si alza oggi il sipario su Expo 2015, l’evento che terrà gli occhi del mondo puntati sull’Italia e su Milano per i prossimi sei mesi.

La data 1 maggio 2015 ormai risuona nella mente di noi italiano da un bel po’. Un conto alla rovescia quasi come per un ordigno pronto ad esplodere. In effetti, a pensarci bene, Expo 2015 è proprio questo: un ordigno di cui tutti, italiani in primis, stiamo aspettando l’esplosione. Che sia un’esplosione atomica o solamente di buono e positivo vento di ripresa dalla bonaccia, questo dipende da come saremo in grado di gestire le cose. Dipende anche da quanto saremo in grado di auto-sabotarci, atteggiamento all’italiana, oppure di mettere da parte il cinismo distruttivo ed armarci di ottimismo e un filo di orgoglio, che, di tanto in tanto, non fa mai male.

Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante che si terrà nel nostro Paese.

Il tema di questo Expo è tutto italiano: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Il tema dell’alimentazione, delle nuove risorse e tecnologie per riuscire a nutrire sempre più uomini in un pianeta, proporzionalmente al numero degli abitanti, sempre più piccolo e sovraccarico, è non solo estremamente attuale, ma anche importante. É necessario ed urgente sensibilizzare la popolazione globale circa i limiti della nostra terra e circa le miriadi di risorse naturale che essa offrirebbe, cercando di arginare il consumismo  e sopratutto lo spreco massivo, che soffoca il nostro pianeta, un tempo così fertile ed ospitale, oggi più che mai arido e inquinato. Questa la missione di Expo 2015: rilanciare l’idea di ambiente, di agricoltura, di artigianato, di empatia tra uomo e Terra. Manifestare come tecnologia e Natura possano collaborare nel rispetto di ciò che, ascoltando il sempiterno Leopardi, esisteva ed esisterà sempre prima e dopo di noi. 

I cancelli si apriranno alle 10, e quindi i primi ad entrare a Expo saranno visitatori ‘normali’ che hanno comperato il biglietto. La cerimonia di inaugurazione è fissata per mezzogiorno all’Open Air Theatre con Renzi e il commissario Giuseppe Sala a fare gli onori di casa, un collegamento con Papa Francesco, e, fra le autorità, una serie di ministri (da Orlando a Gentiloni, passando per Franceschini e Maurizio Martina che ha la delega all’Expo) e rappresentanti stranieri come il presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba. Il presidente francese Hollande sarà a Expo il 21 giugno ma oggi ci sarà una folta delegazione di ministri, a partire dalla sua ex Ségolène Royal (Ecologia) oltre a quello degli Esteri Laurent Fabius, e dell’Agricoltura Stéphane Le Foll, che è portavoce del governo. Poi per i vip un pranzo al ristorante sulla terrazza di Palazzo Italia.

E alla sera, dopo il rintocco delle campane del Duomo alle 18 e a seguire di quelle di tutta la diocesi con il concerto sulle terrazze della cattedrale, toccherà alla Turandot, dove non è ancora confermata la presenza di Renzi. Questo senza contare l’incognita delle proteste, con corteo no expo previsto dalle 14.30 in città e ulteriori proteste serali che potranno arrivare in piazza Scala.

C.M.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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