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Uno sguardo agli esordi di Tiepolo: la Crocifissione di Burano

Gianbattista Tiepolo e la sua maestosa Crocifissione a Burano: un'opera giovanile che racchiude tutta la forza espressiva del grande maestro veneziano.

1 minuto di lettura

Sebbene poco nota, la Crocifissione nella chiesa di San Martino a Burano è senz’altro uno dei più rappresentativi capolavori della fase giovanile di Gianbattista Tiepolo, artista cardine del Settecento veneziano.

Si tratta di una tela di grandissime dimensioni caratterizzata da un’intensità espressiva magistrale che riesce ad animare con un impatto visivo di grande potenza la chiesa di Burano.

Descrizione della Crocifissione di Burano di Tiepolo

Realizzata nella prima metà degli anni Venti del XVIII secolo, la tela ha un dettaglio molto particolare: nell’angolo basso a sinistra è inserito, con una dinamica di dipinto nel dipinto, il ritratto del committente identificato da Gianantonio Moschini come uno «speziale di quest’isola». Questo elemento dell’iconografia conferisce alla rappresentazione un effetto illusionistico, accentuato dal fatto che a sostenere il ritratto è un personaggio del dipinto.

Crocifissione, dettaglio

Un’altra particolarità dell’opera è che il fulcro espressivo del dipinto non è la crocifissione, bensì la Vergine: posta in primo piano svenuta, Maria è sfinita dal dolore e circondata da un turbinio di figure che modella lo spazio in maniera vigorosa.

La prorompente luce fredda emanata da Cristo crea un forte contrasto chiaroscurale con il resto della tela. La croce, posta su un’altura sopraelevata rispetto alla folla, è affiancata dai due ladroni: i condannati sono sproporzionati, fin troppo grandi. Tiepolo conferisce, infatti, allo spazio una concezione più emozionale che prospettica.

L’affollarsi di una moltitudine di personaggi tutti ugualmente caratterizzata dimostra la maestria dell’artista veneziano che, sebbene la giovane età, era già in grado di misurarsi con i grandi maestri del passato.

La chiesa di San Martino a Burano

La chiesa di San Martino fu edificata nel XVI secolo e si trova a Burano, isola della parte nord-orientale della laguna veneziana.

L’edificio è caratterizzato da una pianta a croce latina e tre navate; il soffitto è a volta. La facciata a capanna non è mai stata finita.

L’artista

Gianbattista Tiepolo nacque il 5 marzo 1696 a Venezia: figlio di un mercante, si formò presso la bottega di Gregorio Lazzarini indicativamente tra il 1710 e il 1717.

Gli anni giovanili dell’artista furono fortemente influenzati dalla pittura tenebrosa di Giovanni Battista Piazzetta e Federico Bencovich e dallo stile di Tintoretto. Tra le prime grandi commissioni tiepolesche va ricordata Villa Baglioni a Massanzago e Ca’ Zenobio.

Tra il 1724 e il 1728 lavorò ad Udine dove decorò con affreschi il Palazzo Patriarcale.

Le opere più note della sua maturità, caratterizzata da un linguaggio rococò fatto di eleganza, leggerezza e virtuosismi, sono sicuramente Palazzo Labia a Venezia, Palazzo Reale a Madrid e la Residenza di Würzburg.

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Antonia Cattozzo

Appassionata di qualsiasi forma d'arte deve ancora trovare il suo posto nel mondo, nel frattempo scrive per riordinare i pensieri e comunicare quello che ciò che ha intorno le suscita.

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