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Tasso mutuo: fisso o variabile? Come scegliere quello giusto

4 minuti di lettura

Nel mondo dei finanziamenti, la scelta del mutuo rappresenta una delle decisioni più importanti per chiunque desideri acquistare una casa. Ogni dettaglio legato alla sottoscrizione di un mutuo ha un impatto rilevante sul bilancio familiare, e il tipo di tasso applicato non fa eccezione. Capire quale sia il tasso mutuo più adatto, se fisso o variabile, richiede una riflessione approfondita e l’analisi di vari fattori. Questo processo può sembrare complesso, specialmente per chi si avvicina per la prima volta al mondo dei mutui. Le differenze tra le due opzioni sono molte e riguardano non solo il valore del tasso applicato, ma anche la modalità con cui questo può variare nel tempo, incidendo direttamente sulle rate da pagare.

Per chi non è esperto nel settore, comprendere le implicazioni di queste scelte può risultare un compito arduo. Tuttavia, è fondamentale prendere una decisione informata e consapevole, che tenga conto del proprio profilo finanziario, delle previsioni economiche e della propria avversione al rischio. La sicurezza del tasso fisso e la flessibilità del tasso variabile possono risultare attraenti per diversi motivi, ma è importante sapere quando ciascuna opzione è più conveniente.

Tasso fisso: stabilità e prevedibilità

Il tasso fisso è una delle opzioni più comuni e apprezzate dai mutuatari, soprattutto da coloro che preferiscono avere certezze riguardo all’ammontare delle rate da pagare. Questo tipo di tasso rimane costante per tutta la durata del mutuo, indipendentemente dalle variazioni che potrebbero verificarsi sui mercati finanziari. In altre parole, chi opta per un tasso fisso sa fin da subito quale sarà l’importo della rata da pagare e può pianificare con maggiore precisione il proprio bilancio familiare.

Questo tipo di tasso è particolarmente indicato per chi desidera eliminare ogni incertezza legata all’andamento dei tassi di interesse a livello globale. Le oscillazioni del mercato, infatti, non influenzeranno mai il pagamento del mutuo. Tuttavia, questa sicurezza ha un prezzo: generalmente, i tassi fissi sono leggermente più alti rispetto ai tassi variabili, soprattutto nei periodi in cui i tassi di mercato sono bassi. Inoltre, anche in caso di un ribasso dei tassi di interesse, il mutuatario non potrà beneficiare di eventuali riduzioni delle rate.

Tasso variabile: una scelta per i più flessibili

Il tasso variabile, al contrario del tasso fisso, può variare nel tempo in base all’andamento di un indice di riferimento, solitamente l’Euribor. Questo significa che le rate del mutuo possono aumentare o diminuire a seconda delle condizioni del mercato finanziario. Chi sceglie questa opzione lo fa generalmente perché in un determinato momento i tassi di interesse sono bassi, e si spera di beneficiare di un’eventuale riduzione o mantenimento di tali livelli nel futuro.

Il vantaggio principale del tasso variabile è che, almeno inizialmente, le rate sono spesso più basse rispetto a quelle di un mutuo a tasso fisso. Tuttavia, questa scelta comporta anche una dose di rischio, in quanto non è possibile prevedere con certezza come si evolveranno i tassi di mercato nel lungo periodo. Un aumento improvviso dei tassi di interesse potrebbe portare a un significativo incremento delle rate mensili, mettendo in difficoltà chi non ha una solida capacità di risparmio o di gestione delle spese.

Il tasso variabile è consigliato a chi ha una buona tolleranza al rischio e una certa flessibilità economica, ed è disposto a seguire l’andamento dei mercati, accettando anche eventuali sorprese non sempre positive.

Quando conviene scegliere un tasso fisso?

Scegliere un mutuo a tasso fisso può essere la soluzione più indicata in diversi scenari. In primo luogo, è preferibile per chi cerca stabilità e desidera avere la certezza di pagare una rata costante nel tempo, senza sorprese. Questo tipo di tasso è particolarmente adatto a chi ha un reddito fisso e non prevede entrate straordinarie che possano coprire eventuali aumenti delle rate.

Il tasso fisso è consigliato quando i tassi di interesse sul mercato sono relativamente bassi e si prevede un loro aumento nel medio o lungo termine. Bloccare un tasso conveniente in un momento favorevole del mercato può rivelarsi una strategia vincente per risparmiare nel lungo periodo. Tuttavia, bisogna considerare che un tasso fisso può risultare penalizzante se i tassi di mercato dovessero scendere ulteriormente, poiché non si potrà beneficiare di alcuna riduzione delle rate.

Quando conviene scegliere un tasso variabile?

Il tasso variabile può essere un’ottima scelta in periodi di tassi di interesse particolarmente bassi, soprattutto se si prevede che questi rimangano stabili o diminuiscano ulteriormente nel breve termine. In questi casi, il mutuatario potrebbe beneficiare di rate più leggere rispetto a un mutuo a tasso fisso. Inoltre, è una scelta indicata per chi ha una buona capacità di gestione del rischio e può far fronte a eventuali aumenti delle rate senza compromettere il proprio bilancio.

Un altro aspetto da considerare è la durata del mutuo: per finanziamenti a breve termine, un tasso variabile potrebbe essere più conveniente, poiché il rischio di variazioni significative dei tassi di interesse è minore. Tuttavia, chi opta per un tasso variabile deve essere pronto a seguire l’andamento del mercato e a prendere eventuali contromisure nel caso in cui i tassi di interesse dovessero salire bruscamente.

Cosa considerare prima di scegliere

La scelta tra tasso fisso e tasso variabile non dipende solo dall’andamento del mercato, ma anche dalle caratteristiche personali e finanziarie del mutuatario. Prima di prendere una decisione definitiva, è importante valutare attentamente il proprio reddito, la stabilità economica e la capacità di far fronte a eventuali imprevisti. Chi ha un reddito stabile e prevede di non avere grandi variazioni nelle proprie entrate potrebbe preferire la sicurezza di un tasso fisso.

Al contrario, chi ha entrate flessibili, come liberi professionisti o lavoratori autonomi, potrebbe preferire un tasso variabile, sperando di sfruttare eventuali momenti di favore del mercato. Anche l’orizzonte temporale del mutuo è un fattore cruciale: chi prevede di estinguere il mutuo in tempi brevi potrebbe beneficiare di un tasso variabile, mentre chi prevede una durata più lunga potrebbe optare per la sicurezza di un tasso fisso.

Infine, è essenziale tenere conto anche dell’andamento economico generale e delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea, che influenzano direttamente i tassi di interesse.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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