Da giorni i media, da Italia 1 con Uan alle pubblicità di molti brand come Taffo o Skipper, ci hanno ricordato che gli anni ’80 sono tornati: è disponibile su Netflix la terza stagione di Stranger Things.
Ritorno a Hawkins
Siamo a Hawkins in una calda estate del 1985. Piscine, gelati e un nuovo centro commerciale fanno da sfondo alle vicende dei nostri eroi che stanno crescendo a vista d’occhio scontrandosi con le problematiche adolescenziali che affliggono i teenager: i primi amori e la nostalgia dell’infanzia spensierata.
A rovinare le loro vite è la minaccia dell’esercito russo che cerca di riaprire la porta che conduce al Sottosopra, chiusa da Undici nella seconda stagione, per liberare il Mind Flayer. Toccherà ai nostri amici salvare di nuovo il mondo.
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The Duffer Brothers
Ancora una volta i fratelli Duffer hanno fatto centro regalandoci una terza stagione ben dosata tra elementi horror, momenti di humor e un finale strappalacrime che ci fa fremere per una quarta stagione.
Al gruppo a cui ci siamo affezionati si aggiungono altri tre elementi: Robin, collega di Steve in una gelateria al centro commerciale, la sorellina di Lucas, Erica, e la fidanzata di Dustin, Suzie che con una piccola comparsa nell’ultima puntata dà vita, insieme a Dustin, a una delle scene più belle e divertenti di tutta la stagione.
Si approfondiscono anche le storie di molti altri personaggi: da Billy, fratello di Max, che ha un ruolo centrale nella vicenda, ai “nuovi adulti” come Steve, Nancy e Jonathan, che, finita la scuola, devono fare i conti con il difficile mondo reale, quello del lavoro.
Stranger Things: dove tutto è possibile
Molti sono gli omaggi della cultura anni ’80. La Cosa, Terminator, La Storia Infinita e molti altri, trovano spazio in questa serie fatta di camice dai colori sgargianti e capelli cotonati che ha dato vita ad un nuovo genere: la fantascienza nostalgica.
Stranger Things ormai fa parte della cultura di massa tanto che Italia 1 ha dedicato tutta una giornata ai film cult di quel periodo, dai Gremlins a E.T., con tanto di pubblicità dedicate proprio alla serie.
Forse gli anni ’80 torneranno davvero alla ribalta?
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Immagine di copertina: rollingstone.com
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