Sono già stati definiti da alcune testate “gli Oasis italiani“, per quel loro sound pop rock in stile British anni ’90. Gli Stil Novo portano avanti il loro progetto musicale già da 15 anni. La città di base è Bologna, ma i fondatori sono in realtà due fratelli crotonesi: Viames (voce) e Antonio Arcuri (chitarra), oltre ai bolognesi Paolo Pareschi (batteria), Andrea Marchesi (basso), e Alessandro Maiani (tastiere e direzione artistica).
La band può vantare, negli anni, diverse rilevanti partecipazioni.
Federico Poggipollini, storico chitarrista di Ligabue, accompagna gli Stil Novo nella canzone Dylan Dog, omaggio al famoso fumetto di Tiziano Sclavi, scelto dal regista Denis Frison come colonna sonora del suo film sperimentale Freddy vs Dylan. Andy (Andrea Fumagalli), dei Bluvertigo, duetta nel brano Scelgo il silenzio, incidendo voce, sax, elettronica e sintetizzatori. Omar Pedrini, ex leader dei Timoria, canta con loro nel pezzo antimilitarista La guerra è un mestiere, title track del loro terzo album.
Nel giugno di quest’anno è stato pubblicato un nuovo singolo, Il mio lato oscuro, che sancisce una nuova rilevante collaborazione: quella con il cantautore e polistrumentista Daniele Groff.
Ciao Viames, grazie per la disponibilità a questa breve intervista. Prima di tutto raccontaci del progetto Stil Novo. Quali sono gli obiettivi che state portando avanti?
Ciao, molte grazie a Frammenti! Io e mio fratello Antonio suoniamo insieme da una vita, e siamo entrambi ambiziosi: abbiamo sempre cercato di far conoscere la nostra musica. Ci divertiamo come matti quando siamo sul palco, e vogliamo continuare a incidere canzoni e a fare concerti.
Negli ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di suonare con grandissimi artisti, e questa condivisione è la parte che preferiamo: ci piacerebbe collaborare con altri dei nostri “eroi” musicali.
Le vostre sonorità sono state accostate al brit pop degli Oasis. Vi sta stretto il confronto con la band di Manchester oppure fa parte del vostro background di riferimento? Da quali altri artisti siete influenzati?
Io adoro gli Oasis e questo paragone, per quanto impegnativo, è gratificante. In generale, il rock inglese ha lasciato un’impronta profonda su chiunque oggi suoni in una band, e negli Stil Novo è palese.
Ci piacciono molto anche gli Stereophonics, i Coldplay, i Muse e i Franz Ferdinand. Anche Daniele Groff e Omar Pedrini adorano queste band, è stato un bel punto di incontro.
Nel mio background c’è anche tanto Rino Gaetano, Fabrizio De Andrè e Lucio Battisti. Tra le nuove proposte, sto seguendo con interesse Calcutta e Francesco Motta.
Viames, sei tu l’autore delle vostre canzoni. Quando scrivi, dai la precedenza alle parole o alla musica? Quanto c’è di autobiografico nei tuoi testi?
Sono abituato a scrivere insieme parole e musica, anche se di solito il primo spunto per una nuova canzone parte da un’idea con la chitarra.
Nelle mie canzoni c’è davvero tutto di me: dalla mia visione politica, che ho esternato in La guerra è un mestiere, alle mie passioni, come Dylan Dog che ho voluto dedicare al mio fumetto preferito.
Chi mi conosce da vicino, sa che la voce narrante delle mie canzoni mi riflette in pieno, per quanto sia un po’ più cinica e risoluta. Come quando sei ubriaco e perdi i freni inibitori, così sono io quando scrivo un testo: non uso filtri.
Passiamo al vostro ultimo singolo, “Il mio lato oscuro”, un brano decisamente intimista. Come è nata la collaborazione con Daniele Groff e qual è il senso di questo pezzo?
Sono andato a sentire Daniele ad un concerto ad Anzola dell’Emilia, dalle mie parti, e lui si è fermato a parlare un po’ con tutti. Gli ho regalato un nostro cd, e lui molto carinamente mi ha scritto tre settimane dopo; gli ho mandato un provino chitarra e voce di Il mio lato oscuro, e da lì è nata la collaborazione.
In questa canzone parlo della mia paura di non essere parte dei “buoni”, di questa illusione di vivere in un mondo peggiore di come siamo noi, spesso mentendo a noi stessi.
La frase più importante della canzone è “Temo i mostri intorno e il vero mostro è dentro di me”; è un invito a riflettere più attentamente sulle nostre azioni, e ad ammettere con noi stessi che tutti abbiamo un lato oscuro.
Quali sono i vostri progetti in cantiere?
Da circa un anno stiamo registrando un nuovo album, e ne avremo per almeno altri 6 mesi. Ha un sound diverso dai lavori precedenti, credo che chi ci conosce rimarrà sorpreso. Ha una direzione molto dark, e le parti strumentali sono più elaborate e sperimentali, direi coraggiose.
Inoltre, ci piacerebbe organizzare un live con Daniele: gli ho proposto di accompagnarlo con gli Stil Novo in un concerto che ripercorra i suoi successi, e lui è pronto a questa avventura. Spero che arrivi presto l’occasione.