Una lingua di terra che si allunga nelle acque cristalline del Lago di Garda ha attratto moltissimi viaggiatori sin dall’antichità. Primo tra tutti, in epoca romana, il poeta Catullo che descrisse Sirmione come «Perla di tutte le isole e delle penisole». Su questo luogo si posò anche l’attenzione di Giosuè Carducci, dell’americano Ezra Pound e del suo amico irlandese James Joyce, i quali nei loro scritti ne celebrarono la bellezza folgorante. La dolcezza del suo clima mite, le acque termali curative da sempre richiamo per i turisti, ma anche la storia è un ingrediente essenziale del fascino di Sirmione.
L’ingresso al piccolo centro storico è dominato dal monumentale Castello Scaligero costruito a partire dal XIII secolo. La fortezza che aveva una posizione strategica sia di difesa che di controllo portuale, venne ingrandita e rinforzata nel 1400 quando passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia. Il castello bagnato su ogni lato dalle acque offre una vista mozzafiato per ammirare il lago. Proseguendo lungo il centro storico, costudita tra i vicoli e le case si trova la chiesa di S. Maria della Neve. Preceduta da un colonnato, al suo interno costudisce i raffinati affreschi del XV secolo.
Sulla punta della penisola, circondato da ulivi e affacciato sulle acque cristalline, si trovano le Grotte di Catullo. Quest’area archeologica costudisce uno dei complessi residenziali più vasti di epoca romana. Costruita tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. era una suntuosa dimora nobiliare. In principio ritenuta di proprietà proprio del poeta Catullo in virtù del suo legame affettivo con il luogo; ciò venne poi smentito per incompatibilità storica tra le date di costruzione e quelle biografiche del celebre poeta. Nonostante ciò, il toponimo è rimasto a designare quest’area che a lungo cadde in uno stato di abbandono e le fece prendere l’aspetto proprio di grotte protette dalla vegetazione, divenute area di scavo solo nel XIX secolo. Nel 2017 il sito è stato scelto come sfondo per girare alcune scene del film Chiamami con il tuo nome del regista Luca Guadagnino.
Certamente legata alla sua dimora di Sirmione, invece fu la Divina, la celebre soprano Maria Callas. La villa rappresentò per la diva un’oasi di pace in cui risiedette tra il 1950 e il 1959 con Meneghini, il primo marito. Il legame con il luogo venne spesso rievocato dalla Callas durante la sua brillante carriera da cantante lirica in giro per il mondo e ancora oggi viene rinnovato con numerose iniziative in suo onore.
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