«Le persone si dividono in porno e non porno. Se fai parte della prima categoria non avrai così tanti problemi. Se fai parte della seconda hai due strade: vivere una vita triste o far finta di essere una persona porno.
Io vivo una vita triste.»
Ogni puntata del podcast Il sesso degli altri inizia così.
Valeria Montebello è una giornalista; un giorno un suo articolo per un quotidiano diventa molto noto e la sua vita cambia.
Tutt’un tratto si trova sommersa da tantissime richieste che le provengono dal web, sfoghi, dubbi, perplessità sul mondo del sesso e della sessualità.
Improvvisamente Valeria Montebello, suo malgrado, affronta nel podcast il sesso degli altri, con tutte le crisi, con tutti i misteri, con tutto un sistema di azioni e di significati sommersi che la maggior parte delle persone preferiscono tacere in merito all’argomento.
In contemporanea, Valeria conosce Luca sull’app più famosa per incontri proprio a sfondo sessuale: Tinder. E così, lo stesso Luca, con cui Valeria Montebello prova ad avere una normale relazione sia sessuale che di conoscenza, si trasforma nell’ennesimo caso studio.
Il podcast di Valeria Montebello nasce da questa storia e affronta, con ironia e leggerezza, temi legati alla sessualità, alle relazioni, all’intimità senza tabù, ma mantenendo lo stesso sguardo incantato di una millennial alle prese con quella che dovrebbe essere una delle “cose” più naturali e facili del mondo, ma che improvvisamente si trasforma in un campo minato di studi e di indagini.
La forza del podcast di Valeria Montebello sta nella narrazione: potrebbe essere una storia come tante, che potrebbe capitare a chiunque, ma al contempo viene affrontata in un modo che tiene l’ascoltatore legato al podcast, con le orecchie ben spiegate, per cercare di capire come andrà a finire tra lei e Luca o per intendere con maggiore chiarezza se si è una persona porno o una persona non porno.
Porno e non porno: due facce della stessa medaglia
Il podcast Il sesso degli altri di Valeria Montebello, prodotto da Spotify Studios in collaborazione con Chora Media e in esclusiva di Spotify, è un viaggio alla scoperta delle relazioni contemporanee tra incontri fugaci, dating app e argomenti legati alla sessualità che sembrano sdoganati, ma che rappresentano ancora un tabù per molti.
Inoltre, la divisione che Valeria Montebello fa all’inizio, quella tra persone porno e persone non porno, accompagna l’ascoltatore per tutta la durata del podcast Il sesso degli altri e diventa una macro categorizzazione che ci aiuta ad orientarci nel complesso mondo delle relazioni contemporanee.
Ogni puntata del podcast (sei in tutto), è intervallata da una colorita intrusione di una voce automatizzata, quella che di solito sentiamo nei siti di traduzione quando facciamo riprodurre una frase che abbiamo scritto.
Chi sono le persone porno e quali sono le persone non porno?
Le persone porno sono quelle che ammiccano, quelle che vivono ogni evento della vita a sfondo sessuale e quelle che hanno un rapporto disinibito con un qualsiasi contenuto porno, come sexting, foto porno, siti porno.
Le persone non porno, invece, sono coloro che non appaiono così disinibite con l’enorme quantità di contenuti porno presenti, soprattutto, sul web, che si interrogano, continuamente, sul porno, ma quello degli altri, che essi esperiscono come un universo inspiegabile e, per questo, estremamente complicato e articolato.
Valeria Montebello vive questa nuova relazione con Luca, ma la storia non riesce a partire, perché Valeria si incarta su un qualsiasi atteggiamento di Luca, trattandolo come se fosse uno strano essere da capire e da studiare.
Non riesce a lasciarsi andare, proprio perché nella contemporaneità sono tanti, troppi, gli stimoli a cui siamo sottoposti.
Non si fa in tempo a comprendere dei meccanismi dati da nuovi social o da nuove occasioni di incontro, che subito ne viene fuori un’altra e un’altra ancora.
Mentre la concorrenza o presunta tale si fa sempre più spietata. La concorrenza può essere presunta tale, perché spesso le persone porno e non porno si avvitano su cose che non esistono.
A tutti, infatti, i social danno uno sguardo che è esso stesso pornografico: si vede solo una parte della realtà, quella che l’altro vuole mostrare, mentre chi guarda inizia a fantasticare su quella porzione di vita, oppure, come nel caso di Valeria Montebello narrato nel podcast, inizia a farsi mille e inutili congetture infangano la realtà e la distorcono.
Le sue convinzioni diventano la sua realtà e la bellezza di un rapporto naturale con Luca diventa sempre più un lontano miraggio.
Ma soprattutto, Luca e Valeria non riescono ad avere un rapporto sessuale normale, tranquillo, liscio.
Perché ogni volta che stanno per farlo, c’è un pensiero che si insinua nella mente di Valeria, che vuole cercare di capire, non riuscendo a godersi la situazione con naturalezza. La storia di Valeria Montebello, che diventa podcast, si articola quindi in sei puntate: Dating app, Sexting, Dirty talking, Orgasmo, Porno e Non porno.
L’evoluzione di una storia non porno
La storia di Luca e Valeria non decolla perché risente di tutto il porno degli altri, quello che invade la vita di Valeria Montebello e la fa entrare in un loop infinito di pensieri e congetture.
Questa assurda eppure tangibile pornografizzazione del reale, porta Valeria a pensare continuamente a Luca come una persona porno, impedendole di viverlo in serenità.
Certo, in tutto questo Luca ha un ruolo molto strano.
Neanche lui sembra così tranquillo e disinibito. Prima fa salire Valeria a casa sua, poi non fanno sesso perché nessuno dei due azzarda la prima mossa, lei torna a casa e non appena arrivata riceve una foto del pene di Luca.
Come può una persona essere più disinibita davanti una telecamera che dal vivo? Come si può cercare il piacere con uno smartphone in mano piuttosto che nel rapporto con qualcuno? Ma soprattutto, in un momento storico in cui si è inondati da una quantità abnorme di contenuti porno, quanto si è portati a considerare la tradizionale relazione ormai anormale?
La situazione per Valeria diventa sempre più complessa.
La storia con Luca la mette di fronte a tutta quella serie di temi porno che lei tratta nei suoi articoli, che crede di conoscere alla perfezione, ma che continuano a sconvolgerla nel momento in cui è costretta a guardarli così da vicino, a sentirli nella sua vita piuttosto che in quella degli altri.
Al secondo appuntamento con Luca, compare il dirty talking e un aspetto del tutto imprevisto: lui finge l’orgasmo. Come può un uomo fingere un orgasmo? Succede anche a loro, nonostante la nostra cultura dia le donne per spacciate su questo argomento.
Fino a quando Valeria scopre addirittura dei porno sul pc di Luca.
Non si svelerà di certo la fine di questa storia, perché si consiglia vivamente di ascoltare il podcast Il sesso degli altri di Valeria Montebello, che incalza, che è costruito in maniera così puntuale da far credere di essere proprio lì, accanto ai protagonisti della storia. Ma ciò che emerge è il caos, l’avvitamento, l’assoluta mancanza di senso di leggerezza nell’affrontare la vita sessuale e le relazioni da parte di persone cresciute a pane e social media.
Il corpo digitale e il corpo degli altri
Con l’avvento dei social media e la loro presenza sempre più incontrastata nella quotidianità, si sono venuti a delineare dei veri e propri corpi digitali, mentre il sesso non è mai nelle proprie stanze, ma sempre in quelle di qualcun altro.
Sommersi e sopraffatti dai porno, consumando la sessualità nelle app di incontri, la realtà e la bellezza, così come la naturalità di un incontro a due, dal vivo, sfuma in prospettive e orizzonti che appaiono sempre più lontani.
Fare sesso diventa un miraggio proprio nel momento storico in cui, paradossalmente, sembrerebbe più facile. Il corpo digitale consuma rapporti, orgasmi e altre cose pornografiche dietro schermi di smartphone e pc.
E quindi eccolo apparire, sempre davanti agli occhi, il sesso degli altri.
Sarà davvero più interessante di quello che potremmo esperire dal vivo?
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