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Il segno dell’Ottocento. Disegno italiano a Verona

Grazie a questa mostra è possibile vedere il “dietro le quinte” di un’opera dove il disegno grafico preparatorio permette di vedere le opere con uno sguardo più consapevole.

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Matite, inchiostro, pastelli. Con dei semplici strumenti venivano realizzati dagli artisti del XIX secolo il disegno e dei bozzetti davvero sorprendenti ricchi di dettagli e sentimento.

Questi schizzi, che servivano solo da spunto per un’opera più grande, li possiamo ammirare ora a Verona al Museo di Castelvecchio fino al 25 febbraio grazie alla mostra Il segno dell’Ottocento. Disegno italiano a Verona.

La mostra

Le tematiche proposte sono fondamentalmente tre: dalla rappresentazione della natura e dei paesaggi disegnati a inchiostro e penna, ai ritratti a matita e biacca concentrandosi sui dettagli del soggetto, fino al dipinto fatto e finito.

Attraverso queste tematiche si può osservare la base del processo creativo dell’autore, base che però rivela già le potenzialità dell’artista che, con pochi tratti, riesce a catturare l’essenza di ciò che vede e sente.

Come fa ad esempio Giuseppe De Nittis, pittore italiano che si accostava alla corrente del verismo e dell’impressionismo, con il suo Donne a passeggio, un ritratto di vita quotidiana. In questo bozzetto possiamo quasi sentire la pioggia e l’umidità di una giornata uggiosa.

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Giuseppe De Nittis Donne a passeggio 1878-1884 circa matita nera su carta, Biblioteca Civica di Verona, Fondo Pariani

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Settantotto sono i disegni presenti alla mostra (con l’aggiunta di nove dipinti) e cinquantasei i loro autori tra cui Achille Vianelli con Tempio di Giove Serapide a Pozzuoli (realizzato con tracce di matita nera, inchiostro a penna e diluito)

Bancapopolare.it
Achille Vianelli, Tempio di Giove Serapide a Pozzuoli, 1836, tracce di matita nera, inchiostro a penna e inchiostro diluito – Banco BPM – Collezione Banca Popolare di Novara

Domenico Bellini con Studi di figure (realizzato con inchiostro a penna su carta) e molti altri.

Verona-in.it
Domenico Bellini, Studi di figure, 1880-1890 circa, inchiostro a penna su carta, Biblioteca Civica di Verona, Fondo Pariani

Le collezioni

Le opere esposte fanno parte di tre raccolte veronesi: la raccolta di grafica di Banco BPM, la collezione di Alberto Pariani conservata alla Biblioteca Civica di Verona e fogli dell’Ottocento conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe dei Civici Musei D’Arte.

Grazie a questa mostra è possibile vedere il “dietro le quinte” di un’opera dove il disegno grafico preparatorio permette di vedere le opere con uno sguardo più consapevole, ma non per questo meno emozionale e coinvolgente.

Immagine in copertina: Veronasera.it – Cesare Laurenti Ritratto femminile di profilo – 1890-1900 circa inchiostro a penna e inchiostro diluito su carta, Biblioteca Civica di Verona, Fondo Pariani

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Azzurra Bergamo

Classe 1991. Copywriter freelance e apprendista profumiera. Naturalizzata veronese, sogna un mondo dove la percentuale dei lettori tocchi il 99%.

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