Dall’Olanda, oltre alle scuse per i danni arrecati, cominciano ad arrivare numerose donazioni per contribuire alle spese di restauro della Barcaccia. A lanciare la petizione non è stato il governo olandese, il quale si è rifiutato di contribuire alle spese, ma Elisabeth Jane Bertrand, una cittadina olandese innamorata dell’Italia, che il 20 febbraio ha aperto un account su gofoundme.com. Grazie alla creazione di questo profilo e alle conseguenti adesioni, finora sono stati raccolti circa 4mila euro, che, nonostante non costituiscano una cifra adeguata per coprire i costi dei lavori, simboleggiano la volontà del popolo olandese di dissociarsi dalle azioni dei tifosi del Feyenoord e di fare ammenda per gli errori commessi.
Il nome della campagna, #ScusaRoma, prende spunto dalle parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale ha dichiarato “L’unica dichiarazione che il Feyenoord dovrebbe rilasciare è una parola di 5 lettere: ‘Scusa’”. Per donare, è richiesta una spesa minima corrispondente al costo di un mazzo di tulipani, il fiore simbolo dell’Olanda: si parte da un minimo di 5 euro per un massimo di 100. E sono proprio un tulipano stilizzato e una percentuale, 99,9 % (a indicare la maggioranza del popolo olandese) a fiancheggiare, su un’immagine della scalinata di Trinità dei Monti, la scritta “Scusa Roma”, a simboleggiare la vicinanza e la solidarietà che questi cittadini offrono al nostro Paese.
A.M.G.