Apre al pubblico nella Capitale un museo archeologico in grado di presentare le più significative scoperte di materiali antichi emersi grazie alle indagini svolte in un vasto settore del suburbio sudorientale di Roma.
l’Antiquarium di Lucrezia Romana accoglierà i visitatori già domani (apertura straordinaria) dalle 9 alle 13 per poi mostrarsi definitivamente il 31 marzo, per dieci giorni al mese.
Il museo documenta la storia del territorio Appio-Tuscolano, attraversato dalla Via Latina, direttrice di collegamento con i Colli Albani e con la Campania. Le aree di ricerca archeologica sono località dell’attuale VII municipio come Osteria del Curato, Tor Vergata, Morena, Romanina, Cinecittà, Anagnina, Quadraro, quartieri Appio e Tuscolano; zone in cui, con il tempo, sono emerse alla luce una quantità impressionante di ville suburbane e mausolei.
Per Francesco Prosperetti, Soprintentente speciale per il Colosseo, il Museo nazionale romano e l’area archeologica di Roma, si tratta di un’ iniziativa esemplare: «aprire un museo non al centro della città e lontano dalla zona dei musei. Dovrà essere un luogo di attrazione per i turisti ma anche un punto di riferimento e di attività culturali per gli abitanti di questa popolosa zona della Capitale».
Gli fa eco Roberto Egidi, l’archeologo che fino al 2012 ha diretto la maggior parte dei cantieri archeologici dell’ Appio-Tuscolano: «Abbiamo progettato un’offerta museale centrale rispetto al VII municipio della capitale. Confortati dal persistente interesse di migliaia di persone che non si stancano di chiedere, affacciati sui nostri scavi, cosa troviamo, in che stato, a quale situazione appartenevano i reperti. E, da tutti, una domanda: dove potremo rivedere quel che trovate? Una richiesta orgogliosa che viene da individui, associazioni e operatori scolastici».
G.A.