ISRAELE – A Beit Shemesh, vicino alla città di Ascalona, nel distretto meridionale di Israele, alcuni operai al lavoro in un cantiere hanno ritrovato un sarcofago in pietra calcarea risalente a circa 1800 anni fa, durante il periodo della dominazione romana. Il reperto consiste in un blocco di due metri e mezzo e dal peso di due tonnellate raffigurante un essere umano a grandezza naturale ornato da dei bassorilievi, tra cui una testa di Medusa.
Il sarcofago è stato definito dell’Israeli Antiquities Authority – l’ente che si occupa della tutela e salvaguardia del patrimonio archeologico di Gerusalemme – una delle scoperte più belle e importanti mai avvenute nel territorio. Tuttavia, il reperto è stato danneggiato dagli operai che, secondo il portavoce dell’Authority Yoli Shwarts, hanno cercato di insabbiare il ritrovamento per paura che i lavori venissero interrotti. L’ente ha quindi intrapreso un’azione legale.
D.F.