La libreria Piccolomini, all’interno del Duomo di Siena, torna a “brillare” con tutti i suoi tesori dopo il restauro che ha riguardato le vetrate e l’affresco del ciclo con le storie di Pio II, dipinto dal Pinturicchio, sottoposti ad una bella “ripulita”. La libreria è un vero e proprio unicum nel panorama artistico del Rinascimento, coi suoi particolari affreschi che creano suggestivi effetti di tromp l’oeil, la volta dorata a grottesche che si rifà alla Domus aurea di Nerone, il gruppo classico al centro, il pavimento con le mezze lune dorate, emblema dei Piccolomini, e i corali dipinti da artisti provenienti dal nord Italia.
Le vetrate collocate sul fondo della libreria, che esaltano lo stemma dei Piccolomini insieme alle
lunette con gli scudi papali sorrette dagli angeli, sono state le prime a godere della ripulitura, commissionata dall’Opera della Metropolitana ed eseguita tra settembre 2014 e marzo 2015 dal laboratorio di restauro di Fabrizio Iacopini e dalla Diana Vetrate d’arte-mosaici, che ha poi riguardato il primo affresco del Pinturicchio, alla cui ideazione ha partecipato anche un giovanissimo Raffaello. I restauri hanno in particolare riguardato vari frammenti di intonaco pittorico distaccati lungo una vecchia lesione che rovinava l’affresco in orizzontale.
Grazie ai lavori degli esperti, diretti da Annalisa Pisaneschi e dall’alta sorveglianza di Anna Maria Emanuele, ora il giovane Enea Silvio che muove a cavallo alla volta del concilio di Basilea e la tempesta che impazza sul mare sono tornati a splendere come freschi di pennello.
G.M.