ROMA – «Per ogni euro in più investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in più investito sulla cultura. Per ogni intervento sulla cyber security deve crescere una startup. Ci deve essere più pulizia nelle nostre periferie. La risposta non può essere solo securitaria»: è quanto annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi durante il convegno Italia, Europa: una risposta al terrore, svoltosi ieri nella sala Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini.
Rispondere al terrore attraverso la cultura è la priorità dell’Italia, Paese che non ci sta a veder distrutta la propria identità: «Ciò che è accaduto a Parigi ha segnato un salto di qualità nella battaglia culturale che stiamo vivendo: sono stati scelti obiettivi comuni, i simbolo di una generazione che ha conosciuto solo la pace e la libertà. Immaginano il terrore, noi rispondiamo con la cultura. Distruggono le statue, noi amiamo l’arte. Distruggono i libri, noi siamo il Paese delle biblioteche. Noi non cambieremo mai il matto modo di vivere, si arrenderanno prima loro».
Oltre allo stanziamento di 500 milioni per la strumentazione delle forze dell’ordine e 150 milioni per la cyber security, Renzi ha annunciato che gli italiani che compieranno diciotto anni potranno usufruire di un bonus di 500 euro per poter partecipare a iniziative culturali, dichiarando poi l’intenzione di stanziare «150 milioni di euro per poter donare il due per mille a una specifica associazione culturale, cinquanta milioni di euro vanno alle borse di studio, chi è meritevole di studiare non può essere fermato per questioni di reddito, anche questo è un pezzo della risposta al terrore».
G.A.