I finanzieri del comando generale di Roma hanno recuperato un quadro trafugato dai nazisti dal Museo nazionale di Breslavia durante l’ultimo conflitto mondiale. Si tratta di un olio su tela di Pieter Mulier intitolato “Paesaggio marino con pastori e armenti” che, insieme a numerosi altri capolavori razziati dal regime hitleriano, era stato classificato come “perdita di guerra”.
Depennato dall’elenco di evacuazione di Henrykov, dove furono trasferite tutte le opere delle chiese e dei musei della Slesia per proteggerle dagli attacchi aerei, il dipinto aveva fatto perdere le sue tracce dalla fine del conflitto, per poi ricomparire solo negli anni ’90 come proprietà di un imprenditore svizzero. Seguì il passaggio per i salotti più facoltosi d’Europa fino ad essere poi intercettato, con l’aiuto di uno storico dell’arte, dalle Fiamme Gialle del nucleo di polizia tributaria di Roma.
Lo scorso marzo il quadro è stato sequestrato in una nota casa d’aste del quadrilatero delle botteghe antiquarie di Milano, alla vigilia di una vendita che lo avrebbe certamente rimesso sul mercato clandestino. È stato quindi riconosciuto dai funzionari dell’ambasciata polacca in Italia e dalla delegazione di esperti giunti da Varsavia per essere poi restituito al museo di Breslavia.
G.A.