In occasione dell’anniversario della morte di Raymond Carver (25 maggio 1938 – 2 agosto 1988) ci sembra opportuno omaggiare uno dei più grandi scrittori americani del Novecento. Si tratta sicuramente uno degli autori che hanno maggiormente influenzato la letteratura mondiale degli ultimi decenni. Lodato da praticamente tutti gli scrittori, le sue raccolte di racconti sono diventate un esempio a cui ispirarsi. Nonostante la vita di Carver sia stata particolarmente travagliata, è riuscito a distinguersi nel panorama con uno stile unico ed inimitabile. Devoto allievo dei grandi del passato – primo fra tutti Čechov –, lo scrittore dell’Oregon dà voce alla gente comune con tutti i suoi affanni quotidiani. Tuttavia, la letteratura di Carver è intrisa di una dolcezza che porta a riflessioni profonde sul senso dei rapporti umani. Definito dalla critica come il maggiore esponente del “minimalismo”, Carver ha sempre rifiutato questa etichetta reinventandosi fino all’ultimo.
Chi era Raymond Carver?
Raymond Carver nasce nel 1938 a Clatskanie, in Oregon, ma la sua formazione avviene a Yakima nello Stato di Washington. Il padre lavora in una segheria, mentre la madre svolge lavori saltuari principalmente come commessa o cameriera. Secondo Carver, la passione per i racconti nasce in tenera età quando il padre gli raccontava diversi aneddoti accumulati negli anni oppure gli leggeva alcuni brani tratti dai romanzi western. Durante il […]
Su Magma Magazine l’articolo integrale: Innamorati di Raymond Carver
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