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I capolavori di Michael Jackson nati anche grazie a Quincy Jones

Si è spento il 3 novembre Quincy Jones, il produttore alle spalle della leggenda Michael Jackson

2 minuti di lettura

Quincy Jones si è spento lo scorso 3 novembre, lasciando un vuoto nel mondo della produzione musicale. Ha prodotto, tra le altre cose, la celeberrima We are the world e anche la serie televisiva Willy, il principe di Bel-Air.

Quincy Jones è noto anche per la proficua collaborazione con Michael Jackson, dando vita a una serie di capolavori che hanno segnato la storia della musica pop e ridefinito i confini del genere. Produsse, infatti, i primi tre album solisti del futuro re del pop: Off the Wall (1979), Thriller (1982), che è anche l’album più venduto della storia della musica, e Bad (1987). Realizzati con la supervisione e la visione di Quincy Jones, contengono brani innovativi e di grande impatto, che ancora oggi influenzano la scena musicale pop.

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Off the wall e Thriller, l’album più venduto della storia

Michael Jackson e Quincy Jones con Off the Wall realizzarono un album che univa pop, funk e soul in un mix dinamico e fresco. I brani sono carichi di energia, frutto di una produzione attenta e meticolosa. Sono presenti diverse ballate disco, come Rock with You, ma anche la title track dell’album era fuori dagli schemi. Sappiamo che Michael Jackson innovò il mondo del film con videoclip originali, così lunghi e complessi da diventare veri e propri lungometraggi. Ma la prima vera rivoluzione è il sound che è stata una svolta importante nella produzione pop.

Ma il successo di Off the Wall fu solo un preludio al vero capolavoro di Michael Jackson, vale a dire l’album successivo, Thriller, che avrebbe raggiunto vette impensabili. L’album più venduto della storia della musica, lo sappiano. Halloween è appena passato e tutti noi ne abbiamo ascoltato le note per ricordarci l’atmosfera fintamente macabra e ironica.

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La collaborazione tra Michael Jackson e Quincy Jones si fece ancora più ambiziosa, con l’intenzione di creare un lavoro che potesse raggiungere un pubblico universale e sperimentare nuove sonorità. Thriller solamente bastava a misurare l’originalità dell’album, ma anche il resto è molto complesso.

La produzione di Quincy Jones avviene spesso con un approccio minimalista, anche per rende omaggio all’essenza del groove. Certo niente di particolare se non consideriamo, ironicamente, il chitarrista Eddie Van Halen. L’assolo di chitarra elettrica di Van Halen è presente in un altro capolavoro, Beat It. Senza dubbio conferisce al brano una grande energia hard rock, arrangiamento che Quincy Jones cura in grande stile insieme a Michael Jackson. Rispetto alla title track Thriller, Beat It non ha certamente la stessa atmosfera dark e teatrale, accentuata dalla narrazione di Vincent Price, si utilizzano effetti sonori e sintetizzatori, eppure nello stesso album coincidono stili totalmente diversi. Un esempio è il brano molto più riflessivo Human Nature, dal ritmo calmo e rilassante.

Il groove di Bad

Con Bad la produzione di Quincy Jones diventa ancora più aggressiva e moderna. La ricerca di nuovi sound è all’ordine del giorno. La title track Bad si distingue quindi per il suo groove funky e la sua intensità ritmica, con bassi e percussioni incalzanti. Smooth Criminal è un altro pezzo iconico dell’album, la produzione si fa complessa e ritmica.

Ma una delle canzoni forse più ironiche dell’album, con un grande significato di natura umanitaria, è Man in the Mirror. Probabilmente uno dei brani più toccanti e significativi non solo dell’album, ma di tutte le canzoni di Michael Jackson. È una ballata che affronta temi di introspezione, come la consapevolezza e l’evoluzione personale, sostenuta da un coro gospel che rende la contrapposizione tra il ritmo allegro e il tema molto impegnativo più funzionale.

La produzione di Quincy Jones è semplice ma incisiva. Capiamo che i capolavori nati dalla collaborazione tra Michael Jackson e Quincy Jones hanno ridefinito la musica pop, stabilendo nuovi standard di produzione e creatività. Ogni canzone rappresenta un’esperienza sonora unica, e ogni album è una testimonianza della capacità di Quincy Jones non solo di costruire canzoni che hanno segnato un’epoca, ma che sono diventate eterne.

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Silvia Argento

Nata ad Agrigento nel 1997, ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne, una magistrale in Filologia Moderna e Italianistica e una seconda magistrale in Editoria e scrittura con lode. È docente di letteratura italiana e latina, scrittrice e redattrice per vari siti di divulgazione culturale e critica musicale. È autrice di due saggi dal titolo "Dietro lo specchio, Oscar Wilde e l'estetica del quotidiano" e "La fedeltà disattesa" e della raccolta di racconti "Dipinti, brevi storie di fragilità"

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