CAMBREMER (FR) – Notizia esclusiva per gli amanti di Marcel Proust: per la prima volta le Editions des Saints-Pères hanno pubblicato gli autografi de À la recherche du temps perdu (Alla ricerca del tempo perduto), capolavoro dello scrittore francese.
I brogliacci, editi in un’edizione limitata da mille copie, sono preceduti da una prefazione dell’editore e scrittore Jean-Paul Enthoven in cui vengono raccontati i tormentati ripensamenti sui ricordi d’infanzia di Proust. Il cofanetto, di 268 pagine, è accompagnato dalla riproduzione in facsimile dei tre carnet Moleskine che corrispondono ai brogliacci delle tre tappe della scrittura e riscrittura dell’episodio della madeleine.
«La lettura dei tre carnet restituisce la tensione del momento più emblematico dell’universo proustiano» ha sottolineato Enthoven. «In particolare i brogliacci del 1907 permettono di soffermarsi sui dubbi che assalirono Proust durante la stesura, quando, giovane scrittore, ricordava con grande emozione il gusto del pane abbrustolito e spalmato di miele».
In una seconda stesura poi il pane abbrustolito divenne una fetta biscottata per trasformarsi poi – solo nella terza versione- nelle madeleine della zia, soffici dolcetti a forma a conchiglia. In Dalla parte di Swann, primo libro della Ricerca del Tempo perduto, a Marcel viene offerto del tè con delle madeleine, in una fredda giornata invernale. Quando le briciole e la bevanda calda inondano il suo palato, lui indietreggia, preso da una sensazione di piacere che attinge ai primi ricordi: è tornato al Combray, di domenica mattina, quando la zia Léonie gli offriva un infuso di tè. La felicità dell’infanzia si ravviva e, ad oggi, la madeleine proustiana è ancora sinonimo di ricordo che improvvisamente diviene tangibile.
G.A.
[…] La sua eredità è immensa, tocca ogni capolavoro della letteratura del Novecento, e sulla sua Recherche si è affannato il fiore della critica del secolo passato – Erich Auerbach, Gilles Deleuze, […]
[…] autoriale ha esiti clamorosi, proprio come quei vetri rotti. Sarà allora il caso di citare Proust? Lo è. Tutti sanno che i ponderosi volumi della Recherche nascono da un vuoto, da un viaggio nel […]