Che cos’è il porno? È possibile darne una definizione filosofica, vale a dire coglierne l’essenza?
Una ricognizione di questo tipo deve cominciare anzitutto col chiarire quale sia – se c’è – la differenza tra pornografia antica e moderna. Se con pornografia intendiamo la raffigurazione, in forma visiva o scritta, di soggetti a sfondo sessuale, va riconosciuta una presenza costante di questo tipo di grafia nella storia della cultura occidentale, e non solo. Gli antichi vasi greci proliferano di immagini di soggetti, animali e umani, intenti nell’atto sessuale, così come le meravigliose ceramiche cinesi del XI secolo d.C., senza contare i reperti provenienti dall’India e dalle regioni affini.
Ma la diffusione a cui siamo oggi esposti a questo tipo di raffigurazione è sostanzialmente diversa. E ciò per due ragioni.
La prima: il soggetto pornografico si è espanso dal mero supporto grafico – scritto o visivo – a quello cinematografico: ora non si tratta più di immagini o scene immaginate dalla mente del lettore, e dunque statiche, fisse, parzialmente immobili. Nella contemporaneità la pornografia si muove, è fluida, da rappresentazione diventa “mimesi saturata”. Torneremo fra un attimo su questo punto.
La seconda ragione è la diffusione di tale fenomeno, reso disponibile – almeno per noi occidentali; in Cina o altrove, dove esso è proibito o regolamentato, il discorso cambia – a chiunque sia provvisto di accesso a internet. Ora non si tratta più di imbattersi nella rappresentazione pornografica, ma di averla costantemente a portata di mano.
Dunque, sono due i fattori che, ci sembra, distinguano pornografia antica da quella moderna: il supporto, diventato anzitutto visivo, cinematografico; e l’accessibilità, onnipervasiva.
Come cambia il rapporto con il desiderio, dunque?
Se nella pornografia antica il desiderio del soggetto esposto alla rappresentazione dev’essere colmato dalla sua immaginazione, che prolunga, altera, conduce in altre direzioni l’atto raffigurato, nella pornografia moderna l’immaginazione del soggetto è saturata dal desider…