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«Orlando»: la più grande delle storie nelle pagine di Virginia Woolf

3 minuti di lettura

In molti hanno tentato di definire in modo esaustivo l’essenza di questo libro: l’autrice, Virgina Woolf, lo definì semplicemente «un libricino», mentre Nigel Nicholson, figlio della sua amante storica Vita Sackville – West al quale il libro è dedicato, ha definito Orlando «la più lunga lettera d’amore della storia». Ma Orlando custodisce fra le sue pagine quella che forse è una delle più grandi e incredibili storie mai raccontate.

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La trama dell’opera si snoda attraverso i secoli, dal regno della Regine Vergine fino agli anni ’20 del Novecento, seguendo le avventure del giovane Orlando, un nobile inglese dalla bellezza androgina, delicata e femminea, estremamente sensibile, amante della solitudine e della poesia.

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Fin qui si potrebbe trattare di un semplice romanzo storico, privo di particolare interesse. Se non fosse per il fatto che, questa prima parte della sua vita da uomo, è destinata non a finire, bensì a trasformarsi. Dopo aver trascorso più di cent’anni senza invecchiare, il giovane si sveglia, dopo mesi di sonno, nel corpo di una splendida donna, sembianze che manterrà dal 1700 sino al termine del libro. La grande innovazione di questo romanzo, non sta tanto nella trama, quanto nella capacità unica dell’autrice di narrare, attraverso il punto di vista sia maschile che femminile, tutte le esperienze della vita, partendo dai sentimenti più intimi, come l’amore, i rapporti famigliari, il senso del decoro e dell’orgoglio, la sessualità, passando per la politica, l’avventura, lo scontro con le convenzioni sociali e con la rigida morale rimasta bigotta e indifferente allo scorrere del tempo.

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Dal XVII al XVIII secolo Virginia Woolf analizza con una chiarezza e una perspicacia assolutamente ineguagliabili quelli che sono i pensieri, i sentimenti e le azioni di un uomo. Orlando, si trova al varco che separa l’infanzia dall’età adulta, viene immerso nella rigida etichetta della corte della regina Elisabetta I, che lo sceglie come suo favorito, si innamora, viene rifiutato e abbandonato. Sentimenti che Orlando vive con una profondità tradizionalmente associata alla femminilità. Il giovane si dispera, senza darsi pace, e si strugge d’amore rifugiandosi nella poesia. Sfida la tradizione, abbandonando la sua promessa storia per amore di una straniera, lascia la casa paterna per fuggire con lei, viene infine dilaniato dalla gelosia e dal rimorso quando la sua donna, senza spiegazioni, se ne va da lui. Anche il suo approccio alla vita politica e diplomatica si dimostra spesso influenzato dal sentimento, che annebbia l’obiettività. Dietro le sue scelte politiche vi è solo una volontà di sfuggire al dolore d’amore, infatti esse sono prive di ambizioni, sia sociali sia economiche.
Ma dal XVIII al XX secolo, la donna in cui si trasformerà sarà un essere dalla natura molto diversa.

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La donna che la Woolf ci presenta è forte e determinata, ma soprattutto estremamente lucida. È una donna colta, che frequenta i salotti letterari, vivendoli da nubile nonostante all’epoca la donna fosse da considerarsi solo moglie e madre. Combatte per riconquistare il patrimonio della sua famiglia, del quale è stata privata dalla corona, senza mai lasciarsi trasportare dal sentimento. Anche quando conoscerà l’amore e la sessualità, le sue scelte non si fonderanno su vane romanticherie, ma su riflessioni ben ponderate, tutte rivolte a raggiungere un determinato fine. L’amore e il matrimonio rappresentano per lei solo un mezzo per raggiungere l’indipendenza e per sublimare la sua essenza di donna attraverso la maternità.
Ed ecco che Orlando, donna, madre e scrittrice di successo, conclude la sua storia nel 1928, rivolta a un futuro che, nonostante la sua vita incredibile, è sempre colmo di desideri e aspirazioni.

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La grandezza di questo romanzo sta nel punto di incontro che la Woolf ha trovato fra l’uomo e la donna, spesso considerati come due nature estremamente differenti e inconciliabili. Mostrandoci questa unione l’autrice fornisce una prospettiva che nessuno ha mai considerato. Nel personaggio di Orlando ella ha condensato gli opposti, ha mescolato le differenze, fino a ottenere, quasi come attraverso un esperimento, un composto perfettamente amalgamato e omogeneo, una sostanza compatta, forte e resistente, un risultato incredibile e meraviglioso. Ha espresso le qualità e le caratteristiche tipicamente femminili nel giovane Orlando, e i tratti decisi e a volte freddi della mascolinità, nella donna che nasce dal fanciullo. Due aspetti che la Woolf fa percepire come elementi di una crescita personale, di un’esperienza di vita completa, come se il cambio di sesso del protagonista rappresentasse semplicemente una sorta di maturazione intima.

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Grazie a una scrittura fluida e mai pesante, fatta di dettagli e di pensieri, intrisa di poesia e velata di umorismo, il libro che Virginia Woolf regala al mondo è un gioiello letterario e psicologico, una pietra miliare della letteratura nonché una delle opere più straordinarie, innovative e coraggiose della storia.

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(le immagini sono tratte dalla trasposizione cinematografica del romanzo, “Orlando”, di Sally Potter)

 


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Anna Maria Giano

Mi chiamo Giano Anna Maria, nata a Milano il 4 marzo 1993. Laureata Lingue e Letterature Straniere presso l'Università degli Studi di Milano, mi sto specializzando in Letterature Comparate presso il Trinity College di Dublino.Fin da bambina ho sempre amato la musica, il colore, la forza profonda di ciò che è bello. Crescendo, ho voluto trasformare dei semplici sentimenti infantili in qualcosa di concreto, e ho cercato di far evolvere il semplice piacere in pura passione. Grazie ai libri, ho potuto conoscere mondi sempre nuovi e modi sempre più travolgenti di apprezzare l'arte in tutte le sue forme. E più conoscevo, più amavo questo mondo meraviglioso e potente. Finchè un giorno, la mia vita si trasformò grazie ad un incontro speciale, un incontro che ha reso l'arte il vero scopo della mia esistenza... quello con John Keats. Le sue parole hanno trasformato il mio modo di pensare e mi hanno aiutata a superare molti momenti difficili. Quindi, posso dire che l'arte in tutte le sue espressioni è la ragione per cui mi sveglio ogni mattina, è ciò che guida i miei passi e che motiva le mie scelte. E' il fine a cui ho scelto di dedicare tutti i miei sforzi, ed è il vero amore della mia vita.

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