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Oriolo Romano

Oriolo Romano, la città ideale della Tuscia

Alla scoperta dei borghi italiani: fra le meraviglie della Tuscia viterbese

2 minuti di lettura

Giorgio III Santacroce, signore di Vejano, nella Tuscia viterbese, nel 1560 fondò ex novo un insediamento rurale nel suo feudo, che poi sarebbe diventato l’attuale Oriolo Romano, applicando le teorie sulla «città ideale» rinascimentale che lo avevano affascinato leggendo la trattatistica dell’epoca.

L’impianto urbano è formato da uno stretto, compatto rettangolo con il palazzo signorile ad una estremità e una vasta piazza con tre vie parallele e fino ad oggi non è stato più alterato in maniera significativa.

Oriolo Romano
Oriolo Romano. Fonte: e-borghi.com

Palazzo Altieri, iniziato nel 1579 e ingrandito a fine Seicento su progetto di Carlo Fontana, è oggi un museo con 17 sale e salette affrescate da artisti della scuola di Taddeo Zuccari con vedute paesaggistiche, grottesche, scene bibliche e la famosa Galleria dei Papi con la raccolta di 268 ritratti di pontefici. La facciata, chiusa tra due bastioni, è separata dalla piazza da un fossato, oggi piantato a giardino.

Oriolo Romano
Palazzo Altieri. Fonte: aboutartonline.com
Oriolo Romano
Palazzo Altieri, interni. Fonte: lacastellina15.com

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Palazzo Altieri, Galleria dei Papi. Fonte: Tripadvisor

Di fronte al palazzo, in Piazza Umberto I, si trova la bella Fontana delle Picche, forse del Vignola, di forma ottagonale, sulla cui colonna è incisa la stella bronzea che rimanda allo stemma araldico degli Altieri. L’acqua vi sgorga da quattro teste orientate secondo i punti cardinali.

Oriolo Romano
Fontana delle Picche. Fonte: e-borghi.com

Da Piazza Principe Amedeo una viuzza conduce fuori dal borgo murato verso Piazza Porta Romana, dove si apriva la porta d’accesso all’abitato, ricalcando il percorso dell’antica Via Clodia che conduceva a Roma.

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Del convento di Sant’Antonio da Padova restano la chiesa tardobarocca e un muro del monastero mentre l’edificio religioso più importante del borgo di Oriolo è la chiesa di San Giorgio. Fondata nel 1570, assunse l’aspetto attuale solo a metà Settecento e conserva all’interno un pregevole fonte battesimale rinascimentale e la statua della Madonna della Stella.

Chiesa di San Giorgio. Fonte: Wikipedia

Alle spalle della chiesa si allunga Via Garibaldi con una doppia fila di basse abitazioni e in fondo l’aperta campagna, che si può raggiungere anche camminando per Via dell’Olmata, il viale alberato che parte dal giardino privato di Palazzo Altieri e che porta fino ai boschi delle colline circostanti.

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Via dell’Olmata. Fonte: Wikipedia

La più importante festa tradizionale dell’anno per Oriolo Romano è la processione della Madonna della Stella, dal 12 al 16 agosto, che raggiunge il suo clou la sera del 14, quando la sacra effigie è portata per le vie del centro storico illuminata dai bagliori dei fuochi d’artificio.

Statua della Madonna della Stella. Fonte: abitarearoma.it

Oriolo Romano (VT)
Altitudine: 420 m
Abitanti: 3.708

Come arrivare:

  • La stazione ferroviaria di Oriolo Romano si trova sulla linea Roma – Viterbo
  • In auto, sulla A1 Milano – Napoli, uscire a Orte e poi seguire la superstrada Orte – Viterbo fino all’incrocio con la SS2 Cassia in direzione sud

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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