Come è stato possibile, nel 2013, dopo l’ondata vampiresca di Twilight&Co. riuscire a dire ancora qualcosa sui mostri più inflazionati della letteratura e della cinematografia? Quella che sembrava un’impresa estremamente difficile è stata portata invece egregiamente a termine da Jim Jarmush, uno dei più importanti registi del cinema indie statunitense, che ha portato sullo schermo la romantica storia di due vampiri, Adam e Eve, i protagonisti della pellicola Only Lovers Left Alive.
Non si tratta dell’ennesimo film sui vampiri
Adam (Tom Hiddleston) e Eve (Tilda Swinton) sono una coppia vampiri ultracentenari che da secoli trascorrono, come da tradizione, la loro giornata dormendo, proteggendosi dalla luce del sole per poi svegliarsi al calare delle tenebre. Nonostante siano sposati da duecento anni, i due non vivono più insieme: lui si è dedicato ad una carriera da musicista grunge, componendo nella solitudine del suo appartamento alla periferia di Detroit, e lei, a Tangeri, si è gettata a capofitto nello studio delle lingue e nella lettura in originale dei più grandi capolavori della letteratura, di cui discute con l’amico vampiro Christopher Marlowe (John Hurt), che ha finto la sua morte nel 1593 e ora vive in Marocco.
Se da una parte, Eve, nel corso dei secoli è riuscita a trovare il proprio equilibrio e ad accettare la sua condizione, Adam è divenuto, col passare del tempo, sempre più inquieto. Schivo e riservato, il vampiro comunica col mondo esterno tramite la sua musica, che mette in circolazione tramite un collaboratore fidato, Ian (Anthony Yelchin), che procura ad Adam strumenti vintage e di lusso in cambio di esorbitanti cifre di denaro e tiene lontano dalla sua abitazione i suoi fans, incuriositi dall’aura di mistero che gravita attorno all’autore di questi brani.
Depresso e triste, Adam non trova più un motivo per continuare la sua esistenza: a nulla sono valsi gli sforzi di artisti, scienziati, pittori ed intellettuali del passato, visto lo stato di degrado in cui sono caduti gli umani degli anni Duemila, che lui ironicamente -ma nemmeno troppo…- chiama “zombie”. Conversando con la moglie che nel mentre, preoccupata, lo ha raggiunto negli Stati Uniti, Adam lamenta lo stato in cui si trova l’umanità, che non è più in grado di fermarsi e godere del Bello e dell’Arte, che non sa più apprezzare le gioie della natura e che ha inquinato il proprio pianeta come ha fatto coi propri corpi -il sangue di cui si nutrono i vampiri, infatti, deve essere acquistato a prezzi altissimi in laboratorio dopo essere stato filtrato, altrimenti il rischio è quello di un’intossicazione, con conseguenze simili a quelle di una brutta sbornia-.
A complicare la situazione ci pensa Ava (Mia Wasikowska), la sorella di Eve, una giovane e sciocca vampira che si accampa, più o meno ben voluta, a casa di Adam a Detroit, consumando senza pudore le provviste ematiche dei due e abbandonandosi a comportamenti discutibili e pericolosi.
Settlment dark, interpreti eccellenti e colonna sonora azzeccata
La pellicola, che gioca sulla dualità – cupo e malinconico lui, bionda e luminosa lei-, ha come punto di forza non tanto la trama, di per sé abbastanza scarna, bensì l’ambientazione, la capacità interpretativa degli attori protagonisti e la colonna sonora.
Girato interamente in notturna e molto spesso all’interno delle mura domestiche, Only Lovers Left Alive mostra in modo magistrale l’atmosfera cupa che si addice ad un film che ha per protagonisti due vampiri, ma allo stesso tempo permette di tratteggiare quelle situazioni intime e domestiche che tutti gli amanti, del passato e del presente, vivono all’interno delle loro mura domestiche, nella penombra della loro camera da letto.
Tom Hiddleston, che ha preso parte al progetto dopo che era stato considerato Michael Fassbender, riesce a rendere tutto lo struggimento interiore del vampiro che interpreta, del quale riesce a portare in superficie, spesso con le sole espressioni del viso e lo sguardo, le emozioni e i tormenti. Tilda Swinton, che invece era già stata contattata da Jarmush molti anni prima che il progetto prendesse corpo, con la sua fisicità e la sua compostezza, è in grado di rendere appieno la forte personalità di Eve, una vampira e, prima ancora, una donna buona, colta e protettiva nei confronti del compagno.
Da ultimo, la colonna sonora: composta in parte da Jarmush stesso, è anch’essa specchio dei caratteri dei due protagonisti. Quando si tratta di Adam, i toni sono gravi, i ritmi dilatati e lenti come i pigri movimenti del ragazzo, stanco della vita e del mondo; ad Eve, invece, si collegano le sonorità degli anni ’70 ed il blues, generi ricercati e sofisticati come la sua personalità fine ed elegante.
Solo gli amanti sopravvivono
In definitiva, il messaggio che Only Lovers Left Alive vuole trasmettere è che solo chi è in grado di amare, il proprio partner, la natura, la propria passione od il proprio pianeta è in grado di sopravvivere al tempo che scorre, a sconfiggere la fretta della vita contemporanea e ad avvicinarsi a godere appieno ed a fondo di quello che veramente conta nella vita.
«How can you’ve lived for so long and still not get it? This self obsession is a waste of living. It could be spend in surviving things, appreciating nature, nurturing kindness and friendship, and dancing»
E, non da ultimo, questi vampiri un po’ rockettari e radical chic, con la loro pelle diafana, i loro occhiali da sole anche di notte, i giubbotti di pelle e la flemma di chi se la può prendere comoda perché ha tutta l’eternità davanti sono un po’ più accattivanti dei luccicanti Edward e co. O no?