Gli studenti, si sa, sono notoriamente squattrinati. Molti universitari cercano quindi di arrotondare con lavoretti più o meno impegnativi, ma spesso non molto redditizi, per pagarsi qualche sfizio e magari una meritata vacanza dopo un anno di studio intenso. I classici lavoretti sono dare ripetizioni, fare il cameriere o la babysitter e vanno ancora forte, tuttavia i giovani più avventurosi, mossi da uno spiccato spirito imprenditoriale, riescono a trovare nuovi modi di guadagnare.
È il caso di uno studente di Caltanissetta, denunciato per istigazione alla discriminazione. Infatti, tramite il suo blog http://senzacensura.eu/ il brillante ventenne siciliano diffondeva notizie inventate riguardanti presunti crimini commessi dagli immigrati, con titoli come «Dammi 1500 euro o qui succede bordello» e «Immigrato violenta bambina di 7 anni. Il padre gli taglia le palle e gliele fa ingoiare».
Interrogato dagli investigatori della polizia postale di Catania, il ragazzo ha dichiarato di non essere razzista, ma di aver scritto gli articoli falsi per attirare visitatori sul suo sito, guadagnando così denaro grazie ai banner pubblicitari. Lo stratagemma ha funzionato finché un giornalista di un quotidiano locale non ha sporto denuncia ai carabinieri, insospettito dalle notizie palesemente false.
Sul web le posizioni a riguardo si dividono tra chi condanna lo studente per la sua bassezza e chi lo ammira per le sue evidenti doti imprenditoriali. Certo, non sorprende che il trucco abbia funzionato. Come già spiegato nell’articolo riguardante Matteo Salvini e le sue tecniche di manipolazione dell’opinione pubblica, la xenofobia in Italia ha preso piede in maniera preoccupante, specie nei confronti dei migranti. Ciò purtroppo spiega come mai notizie dai titoli come quelli sopracitati risultino particolarmente golose per molti. Ancora non si conoscono le vere motivazioni che hanno spinto il ragazzo a pubblicare queste notizie fasulle e per il momento possiamo solo prendere per buona la sua dichiarazione. Risulta comunque molto difficile mostrare empatia verso chi dimostra di non farsi nessuno scrupolo nell’approfittarsi dell’ingenuità e dell’ignoranza altrui pur di guadagnare qualcosa. Oltretutto sfruttando un tema delicato come quello dei migranti. Non sono questi gli Italiani da ammirare. Non sono questi gli esempi da imitare. Non sono questi gli eroi. Gli eroi vengono svegliati da una telefonata nel cuore della notte, salgono su un’imbarcazione di salvataggio e avvolgono dei bambini fradici e spaventati in una coperta calda.