Sono passati trent’anni da quando Jean-Jacques Annaud diresse la trasposizione cinematografica del capolavoro di Umberto Eco, Il nome della rosa. Benché realizzato con la collaborazione dell’autore, sia Eco sia Annaud si sono sempre curati di specificare che ogni lavoro è indipendente dall’altro, tanto che i titoli di testa specificano che la pellicola è «tratto dal palinsesto del Nome della Rosa di Umberto Eco». Il film, che vede protagonista Sean Connery nei panni dell’acuto frate Guglielmo da Baskerville, ebbe un successo clamoroso: su Rai1 la sua prima messa in onda detenne il record di ascolti per tredici anni, dal 1988 al 2001, e fu superata soltanto da La vita è bella di Roberto Benigni.
Forse sperando in un nuovo successo, forse per rendere omaggio al grande scrittore recentemente scomparso, la Rai ha deciso di realizzare una serie TV tratta proprio da Il nome della rosa. I dettagli per il momento sono pochissimi, ma l’inizio della sua produzione è prevista tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. La notizia è stata data dalla direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta: la serie prevederà dieci puntante di circa cinquanta minuti ciascuna, avrà un cast internazionale e, per il momento, è ancora priva di un regista. Alla trasposizione televisiva del suo romanzo stava lavorando da molto tempo anche Umberto Eco che ha fatto in tempo a leggere almeno il tratteggio delle puntate. Non resta che attendere per sapere se la serie televisiva saprà tenere fede alla sua opera e alla sua memoria.
S.F.
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