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Nobel per la letteratura: i nomi che circolano

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Come riportato da Il Post, L’Accademia Svedese – istituzione che assegna il premio Nobel per la Letteratura – ha comunicato che il vincitore dell’edizione 2015 verrà annunciato giovedì 8 ottobre. Il Nobel per Letteratura, che viene assegnato all’autore che nel campo della letteratura mondiale si è maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale, viene scelto tra una lista di cinque nomi mai resi noti, ricavati a loro volta da un preliminare elenco di 15-20 autori. A selezionarli sono i membri dell’Accademia, docenti di letteratura delle principali università del mondo e presidenti di importanti istituzioni linguistiche.

Anche quest’anno, a ridosso dell’assegnazione del premio, circolano nomi di autori importanti. Tra gli italiani, ancora una volta, è Umberto Eco a portar alta la bandiera, mentre sembra ormai una presenza fissa quella di Murakami Haruki. Il Post ha stilato un breve elenco di personalità, che qui riportiamo:

Murakami Haruki: scrittore giapponese contemporaneo di grande successo, ha dato vita a grandi capolavori come Norvegian Wood, Kafka sulla spiaggia e 1Q84 pubblicati in Italia da Einaudi. In Giappone è appena uscito Romanziere per vocazione, una raccolta di saggi che Murakami ha pubblicato sulla rivista letteraria giapponese Monkey, con 150 pagine di contenuti inediti.

Svetlana Alexievich: giornalista bielorussa che ha raccontato i principali eventi dell’Unione Sovietica nel secondo dopoguerra; è stata costretta a lasciare la Bielorussia perché accusata dal regime di Aleksandr Lukašenko di collaborare con la CIA e ha scritto, tra gli altri, Preghiera per Cernobyl’ ( edizioni E/O) a proposito del disastro nucleare in Ucraina, Ragazzi di zinco (edizioni E/O) sulla guerra in Afghanistan e Tempo di seconda mano.

Ngugi wa Thiong’o: scrittore e drammaturgo kenyota. Non particolarmente noto in Italia, è considerato uno dei più importanti autori della letteratura africana contemporanea. Il suo primo romanzo, Se ne andranno le nuvole devastatrici è uscito nel 1964, ed è stato pubblicato in Italia dalla Jaca Book. Chicchi di Grano è considerato il suo libro più importante e racconta le vicende della guerra d’indipendenza kenyota.

Philip Roth: scrittori americano tra i più famosi, è considerato uno tra gli autori più importanti della narrativa mondiale. Tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati in Italia da Einaudi, spesso con la traduzione di Vincenzo Mantovani. Roth ha vinto due volte il National Book Award (nel 1960 con Addio, Columbus e cinque racconti e nel 1965 con Il teatro di Sabbath).

Joyce Carol Oates: scrittrice statunitense nata a Lockport nel 1938. Ha pubblicato più di quaranta romanzi (alcuni dei quali sotto pseudonim0), ventotto raccolte di racconti, dieci di poesie e altre sceneggiature teatrali e articoli. Nel 1970 ha vinto il National Book Award con il romanzo Quelli, pubblicato in Italia nel 1973 da Rizzoli. La maggior parte degli altri libri di Oates sono stati pubblicati da Mondadori, ma altri anche dal Saggiatore, Bompiani e Edizioni E/O.

John Banville: scrittore e giornalista irlandese. Vive a New York dove lavora alla rivista letteraria The New York Review of Books. Ha pubblicato ventiquattro romanzi, sei dei quali sotto lo pseudonimo di Benjamin Black. Tutti i libri sono stati pubblicati in Italia dalla casa editrice Guanda. A settembre di quest’anno è uscito negli Stati Uniti il suo ultimo romanzo The blue guitar.

László Krasznahorkai: scrittore nato nel 1954 a Gyula, in Ungheria. Considerato dalla critica il più importante autore ungherese vivente, quest’anno ha vinto il premio letterario Man Booker international prize 2015. L’unico romanzo pubblicato in Italia è Melanconia della resistenza (Zandonai), il quale narra l’arrivo in un piccolo villaggio ungherese di un circo che porta con sé una balena che sconvolge la vita della piccola comunità.

Ko Un: poeta coreano nato nel 1933. È autore di oltre cento libri: moltissime raccolte di poesie, romanzi, racconti, libri autobiografici e di viaggio. Dopo la guerra di Corea a cui partecipò come soldato, cadde in depressione fino a un tentativo di suicidio. Subito dopo diventò monaco buddhista e visse di elemosina per alcuni anni, viaggiando in Mongolia e in Cina. L’ultima sua opera pubblicata è la raccolta di poesie Fiori d’un istante pubblicata nel 2005 da Libreria Editrice Cafoscarina.

Altri nomi che vengono indicati come possibili vincitori sono il poeta siriano Adonis, il posta russo Evgenij Evtušenko, lo scrittore olandese Cees Noteboom, il romanziere austriaco Peter Handke (amico e collaboratore del regista Wim Wenders).

Qui l’articolo de Il Post

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G.A.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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