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«Nature», il nuovo album di Paul Kelly

3 minuti di lettura

Australia folk-rock

Paul Kelly è un’istituzione nel suo Paese, ma all’estero non è altrettanto conosciuto. Life is Fine, il suo album del 2017, è stato il primo, in più di 40 anni di onorata carriera, con cui Kelly ha conquistato le classifiche di casa, tanto da essere certificato disco di platino dall‘Australian Recording Industry Association (ARIA). E sempre l’anno scorso, è stato insignito della più alta onorificenza del suo Paese, The Order Of Australia, per il servizio prestato alle arti dello spettacolo e alla promozione dell’identità nazionale, attraverso il suo contributo come cantante, compositore e musicista.

Il 12 ottobre scorso, il cantautore australiano dalla caratteristica voce nasale ha pubblicato un nuovo disco di inediti, il 24° in studio. Nature è un lavoro che conserva le radici folk e rock dell’artista, incentrato su una musica elettro-acustica a contorno di testi poetici e nato come prosecuzione ideale di Life is Fine.

Paul Kelly
La cover di Nature

Vede la collaborazione della band storica: Peter Luscombe alla batteria, Bill McDonald al basso, Ash Naylor e Dan Kelly alle chitarre, e Cameron Bruce alle tastiere. A supporto, le incantevoli voci delle sorelle Vika e Linda Bull, delle sue figlie Madeleine e Memphis Kelly, di Alice Keath e di Kate Miller-Heidke.

Protagonista la Poesia

La natura, intesa come mondo naturale, la natura umana che in quel mondo si è creata il suo spazio, nonché la natura dell’esistenza stessa. È questo il filo conduttore dei 12 brani di Nature. Ma è la poesia ad avere il ruolo primario, sia la poesia originale di Paul Kelly, che quella di cinque grandi letterati: Dylan Thomas, Walt Whitman, Sylvia Plath, Gerard Manley Hopkins e Philip Larkin.

«È dal 2012 che mi diverto a mettere in musica poesie, ormai per me è un altro modo di scrivere canzoni. Dopo 40 anni di attività come compositore, avevo una specie di nausea di me stesso. Mi è servito trovare un nuovo modo di comporre».

Le tracce di Nature

And Death Shall Have No Dominion. A dispetto del titolo, l’apertura di Nature non potrebbe essere più ottimista, con la delicatezza e il fascino delle parole immortali del poeta gallese Dylan Thomas.

With The One I Love è stato il primo singolo ad essere rilasciato. Decisamente più ritmato, in classico stile di  Paul Kelly. Brano originale, come quello che segue, A Bastard Like Me, ballata dedicata a Charlie Perkins, il primo aborigeno a laurearsi all’Università di Sidney nel 1966, attivista per i diritti del popolo indigeno, un vero eroe per gli oppressi. Perkins scrisse un’autobiografia il cui titolo Paul Kelly ha preso in prestito per questa canzone.

Little Wolf è un brano insinuante, molto soft musicalmente parlando, ma con un testo ambiguo che parla di desiderio e di istinti più carnali. Molto più sentimentale With Animals, con le affascinanti parole di Walt Whitman messe in musica.

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Bound To Follow(Aisling Song) è un tuffo nel surreale, di un romanticismo marcato. È quasi un sogno oscuro, con la presenza di un’entità spettrale, quasi sirenica, resa reale grazie ai vocalismi della cantautrice Kate Miller-Heidke.

Seagulls of Seattleè una ballata dolce e malinconica. Stesse sfumature riecheggiano in Morning Storm con la poesia di Paul Kelly che descrive immagini di tempeste, nuvole e pioggia, elementi della natura da cui proteggersi, intrecciati al ciclo della vita, dell’amore e della morte. Un brano estremamente toccante.

Mushrooms è basata sulla poesia di Sylvia Plath. Il tema è la forza della natura che solo apparentemente parla di funghi ma è forse più una metafora dedicata al mondo femminile, alla forza delle donne che vanno rispettate ed ascoltate.

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Nella splendida The River Song ancora i sentimenti protagonisti, la passione tra un uomo e una donna, e le connessioni dell’amore per il mondo naturale. Con God’s Grandeur, ispirato dalla lirica di Gerard Manley Hopkins, si passa dal mondo naturale alla natura dell’esistenza, ai riferimenti teologici, al fascino di Paul Kelly per la Fede che qui quasi supera ogni rimando contenuto in Life is Fine e nei lavori precedenti.

In The Trees Kelly dà voce alla poetica di Philip Larkin. Il messaggio, profondo ed intenso, è chiaro: la morte è solo un breve passaggio in un processo più grande.

Paul Kelly
Paul Kelly © Cybele Malinowski

Che dia voce ai propri pensieri o interpreti la poetica di altri, Paul Kelly arriva dove deve arrivare e anche oltre. Nature è questo, vibra della bellezza del potere immaginativo del suo autore, alla continua ricerca di nuovi modi di comporre musica.

Lorena Nasi

Grafica pubblicitaria da 20 anni per un incidente di percorso, illustratrice autodidatta, malata di fotografia, infima microstocker, maniaca compulsiva della scrittura. Sta cercando ancora di capire quale cosa le riesca peggio. Ama la cultura e l'arte in tutte le sue forme e tenta continuamente di contagiare il prossimo con questa follia.

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