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Museo Archeologico Regionale di Aosta

Alla scoperta dei musei italiani: il Museo Archeologico Regionale di Aosta, sulle tracce di Augusta Praetoria, la Roma delle Alpi.

2 minuti di lettura

Il Museo Archeologico di Aosta è ospitato presso l’antico Monastero della Visitazione, fondato nel 1633 e adibito a vari usi nel corso dei secoli: caserma nell’Ottocento, poi scuderia, teatro, e infine magazzino agricolo.

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Ex-Monastero della Visitazione. Fonte: regione.vda.it

La sua collezione illustra la storia di Aosta e del territorio circostante tramite manufatti rinvenuti principalmente durante scavi urbani e consta attualmente di 17 sale espositive. La prima sezione nell’attuale sede venne inaugurata nel 1992 ma è solo dal 2004 che il museo si presenta nell’attuale veste. Il percorso è disposto secondo un allestimento cronologico che va dal Mesolitico (7.000 – 6.000 a.C.) alla caduta dell’Impero romano d’Occidente.

Le stele preistoriche antropomorfe di Saint-Martin-de-Corléans e una nutrita collezione di reperti della tarda età del Bronzo testimoniano la ricchezza dei luoghi in età remote.

Stele di Saint-Martin. Fonte: regione.vda.it

Il percorso nel Museo Archeologico di Aosta prosegue con capolavori romani come il busto in argento di Giove Dolicheno, ritrovato sul Piccolo San Bernardo e datato tra II e III secolo d.C. Altri reperti includono oggetti provenienti dal teatro, vetri e parti di statue.

Un plastico ricostruisce i monumenti più significativi dell’antica Augusta Praetoria e si accompagna a postazioni-video che illustrano l’importanza della via consolare che portava in Gallia. Aosta, fondata nel 25 a.C. – all’inizio dell’età augustea – è un modello esemplare di colonia romana. Le sue linee progettuali originarie sono ancora riconoscibili nel tessuto urbano attuale e per l’importanza dei resti ancora oggi visibili, venne definita la Roma delle Alpi.

Plastico di Augusta Praetoria. Fonte: regione.vda.it

Una sala è dedicata ai reperti delle necropoli. I manufatti esposti offrono numerose informazioni sui riti funerari delle popolazioni locali e fra questi spiccano l’urna e il corredo funebre di Saint-Christophe. Della sezione medioevale gli oggetti più rilevanti sono l’ambone dell’VIII secolo rinvenuto negli scavi della vecchia Cattedrale di Aosta e una spada di cavaliere proveniente da Sant’Orso.

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Ambone della Cattedrale. Fonte: regione.vda.it

La visita prosegue con le testimonianze epigrafiche e con sale dedicate alla ceramica, alla statuaria e agli utensili della vita quotidiana nonché agli oggetti del tempo libero.

Inoltre nel Museo Archeologico di Aosta sono conservati due importanti fondi: la Collezione Pautasso di numismatica con monete di epoca greca, celtica e sabauda e la Collezione Boson (situata all’inizio del percorso espositivo), composta da tavolette sumere di inestimabile valore.

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Reperti sumeri della Collezione Boson. Fonte: regione.vda.it

Il percorso museale nei sotterranei permette di muoversi tra i resti delle mura romane. Negli scavi sono visibili un tratto delle fortificazioni ed i resti della torre orientale.

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Resti di Augusta Praetoria. Fonte: regione.vda.it

Museo Archeologico Regionale della Valle d’Aosta

Info utili:
Piazza Roncas, 12 – Aosta (AO)
tel. +39 0165 275 902
e-mail: beniculturali@regione.vda.it
sito web

Orari:
Il Museo Archeologico Regionale riaprirà il 31 marzo 2022.

Ottobre – Marzo
10:00 – 13:00
14:00 – 17:00
Chiuso 25 dicembre e 1° gennaio

Aprile – Settembre
9:00 – 19:00

Ultimo ingresso 30 minuti prima dell‘orario di chiusura

Tariffe:
10 € (intero)
8 € (ridotto)

Ridotto: studenti universitari

Gratuito: fino a 25 anni

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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