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Monte Baldo (Verona), tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo chiesto ai collaboratori di Frammenti Rivista di raccontarci i propri luoghi del cuore. L’obiettivo? Costruire una mappa delle bellezze del nostro Paese, viste con gli occhi di chi, questi luoghi, li ama davvero.

1 minuto di lettura

Con le sue pendici che si innalzano sopra il lago di Garda, il Monte Baldo è la cima più alta tra le Prealpi Venete. In questo luogo è possibile ammirare una varietà botanica inestimabile, in cui crescono piante rare e uniche in tutte Europa. Questo paradiso per la natura, infatti, non venne coperto dalla neve durante l’era glaciale permettendo a queste specie di crescere e proteggersi dall’estinzione, meritando il titolo di Giardino Botanico d’Europa già dal XVI secolo.

Per poter ammirare tutta questa biodiversità è stata istituita una ricca rete di sentieri, che lambisce sia le quote modeste, sia le vette che superano i 2000 metri. Dalle cime è possibile ammirare da una parte la vista mozzafiato sul lago di Garda e dall’altra la Valle del fiume Adige.

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Il Monte Baldo è un luogo unico per la sua biodiversità in cui si possono ammirare molte specie botaniche uniche. Fonte: inomidellepiante.org

A Ferrara di Monte Baldo, il piccolo comune che domina la vallata prima di intraprendere i monti, il borgo accoglie gli escursionisti che vogliono intraprendere le molteplici camminate che partono dal borgo. Questo comune è molto famoso anche per uno dei più famosi santuari del Nord Italia e che attira turisti e pellegrina da tutta Europa: Madonna della Corona.

Questo santuario incastonato nella roccia a 775 m di altezza si trova in località Spiazzi da cui parte la strada per raggiungerlo. Per i più arditi pellegrini e camminatori invece è raggiungibile dal fondovalle a Brentino attraverso il Sentiero della Speranza. Avvolto nel silenzio e sospeso nella roccia è un luogo che toglie il fiato per la sua bellezza.

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Il santuario di Madonna della Corona (Ferrara di Monte Baldo – Verona) attira sia i pellegrini sia i turisti da ogni luogo per la sua bellezza mozzafiato. Foto di Riccardo Santi

La chiesa come la vediamo oggi venne costruita solo nel 1625, ma il luogo era nato in principio come romitaggio già 1139. Nel XV secolo passò sotto la protezione dell’ordine dei Cavalieri di Malta che ordinarono la costruzione di una prima cappella votiva per onorare l’apparizione della Madonna di Rodi, la quale sarebbe misteriosamente apparsa proprio tra queste montagne, dopo essere andata persa nella conquista turca della città di Rodi. Nel 1522 fu la devozione popolare a portare il culto per la Vergine Addolorata.

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Eleonora Fioletti

Nata tra le nebbie della pianura bresciana, ma con la testa tra le cime delle montagne. Laureata in Filologia moderna, si è appassionata ai manoscritti polverosi e alle fonti storiche. Nel tempo libero colleziona auricolari annodati, segnalibri improbabili, eterni esprit de l’escalier, citazioni nerd e disneyane da usare in caso di necessità.

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