Li percepiamo sotto il letto o nell’armadio quando siamo piccoli. Li interiorizziamo quando siamo adolescenti e, forse, non ce ne liberiamo mai davvero. Ma a cosa pensa ognuno di noi quando si parla di mostri? A questa domanda cerca di rispondere MONSTRA. Una mostra prodigiosa, un progetto espositivo di Alchemica APS a cura di Camilla Nacci Zanetti. L’esposizione, ospitata nel suggestivo spazio delle Gallerie di Piedicastello a Trento, verrà inaugurata venerdì 7 marzo e rimarrà visitabile fino all’8 giugno 2025.
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Tra fantasia, leggende e storia
Paura, orrore, ma anche fascino per l’ignoto. Guerra, politica e società. Oppure deformità, interiorità disturbata o diversità rispetto all’ordinario. Sono tante le accezioni che si possono trovare rispetto al tema del mostruoso e del fantastico. E sono proprio le differenti e personalissime interpretazioni di questi topic a essere state impresse su tela, carta fotografica, pellicola, scolpite nel legno o a prendere vita sotto forma di performance. Attraverso i linguaggi dell’arte visiva, MONSTRA si propone come una rilettura dell’immaginario legato ai mostri del passato e del nostro presente.
In un’oscillazione perpetua tra paura e attrazione verso ciò che non conosciamo, MONSTRA elabora un insieme vario e articolato di punti di vista e mondi apparentemente lontani. I 26 artisti esposti riannodano ed espongono i riferimenti tematici che si celano dietro al simbolo del mostro. La mostra guida i visitatori attraverso un percorso allestitivo volutamente fluido e pregno di libere associazioni, proponendo figurazioni che suggeriscono nuove ibridazioni e chimere, piccoli mondi apocalittici e riferimenti al mostro interiore che, con uno sforzo di inversione di prospettiva, cerchiamo di nascondere dietro le nostre maschere quotidiane.
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«MONSTRA» e il legame con il territorio
Tante arti, dunque, ma non solo. Alcune collaborazioni con musei del territorio hanno permesso all’esposizione di arricchirsi anche da un punto di vista storico, culturale, naturale e tradizionale. Il contributo della Fondazione Museo storico del Trentino ha permesso una ricerca d’archivio di quelli che sono stati i mostri del Novecento: la propaganda, la guerra, il colonialismo, le differenze sociali. I prestiti del MUSE, invece, si concentrano nell’ambito dei cosiddetti mirabilia, ovvero oggetti straordinari appartenenti al mondo scientifico e delle pseudoscienze. Inoltre, la collaborazione con il METS di San Michele all’Adige ha permesso un arricchimento della mostra in senso antropologico grazie al prestito di alcune maschere mostruose legate alla tradizione carnevalesca trentina.
L’esposizione coinvolge diverse gallerie, impegnate nel prestito di opere realizzate da artisti del territorio, ma non solo. Tra queste: Cellar Contemporary (Trento), D406 – Fedeli alla Linea (Modena), LABS Gallery (Bologna) e Studio d’Arte Raffaelli (Trento). Le opere in mostra provengono anche da collezioni private.
Dopo la chiusura della mostra presso le Gallerie di Trento in giugno, è previsto un riallestimento estivo dal 10 luglio al 31 agosto 2025 presso la ex Chiesa del Carmine, sede dell’Associazione CARME di Brescia, partner del progetto.
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