Con un intervento autofinanziato, e la donazione di 200mila euro da C&A Foundation, Save the Children apre child friendly spaces (cfs) in Sicilia. Qui, nelle zone di sbarco e di accoglienza dei migranti, i minori potranno essere coinvolti in attività ricreative o educative, ed essere protetti da possibili traumi dopo il loro lungo viaggio estenuante. Per adolescenti e bambini ci saranno strutture utilizzate per partecipare in gruppi ad attività di socializzazione. 61.482 da inizio anno. Questo il numero di migranti (da Siria, Eritrea e Somalia soprattutto) arrivati via mare secondo i dati dell’organizzazione internazionale.Fra i quali ben 5.914 sono i minori, e 3.779 non accompagnati.
Per far fronte a quest’emergenza, Save the children dà a disposizione aree in cui ritrovare il sorriso, ma non solo: vi saranno anche attività informative, per far comprendere ai giovanissimi migranti quali siano i loro diritti e come battersi per farli rispettare, senza rischiare di essere vittime di abusi. Raffaella Milano, direttore Programmi Italia-Europa dell’organizzazione che tutela i bambini, testimonia che i migranti «ci raccontano di viaggi sempre più duri e drammatici, che spesso includono l’attraversamento del deserto o di zone in guerra, prima del rischiosissimo tragitto via mare. Durante questi viaggi fronteggiano situazioni terribili: disidratazione, malnutrizione, rapimenti, detenzione, torture, schiavitù, traffico, abusi sessuali, e molti bambini sono traumatizzati quando arrivano da noi. Per questo abbiamo deciso di avviare gli “spazi a misura di bambino”, che potranno aiutarli a riacquistare un senso di normalità ed esprimere le loro emozioni».
La Croce Rossa, inoltre, ha operato in aiuto dei migranti in transito: presso la Stazione Tiburtina è stato aperto nei giorni scorsi, all’interno di un campo, uno spazio dedicato unicamente ai minori. E ancora, il Comune di Milano ha affidato agli educatori di Save the Children un’area in prossimità della Stazione Centrale.
A.P.