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Le migliori mostre per una Pasqua all’insegna dell’arte

Non hai ancora deciso cosa fare a Pasqua? Ecco una lista di mostre da visitare in occasione delle vacanze, per tutti i gusti: dall'arte classica a quella contemporanea, dalla pittura alla fotografia, con artisti celebri come Picasso, Van Gogh e gli impressionisti

5 minuti di lettura

Che sia per l’intera durata delle vacanze di Pasqua o semplicemente per una gita fuori porta giornaliera, le città d’arte sanno sempre come accogliere e intrattenere i loro turisti ma anche i loro cittadini. Ecco allora, tra nuove aperture e ultime occasioni, alcuni suggerimenti di mostre per riempire questi giorni di festa all’insegna dell’arte.

«Picasso. La metamorfosi della figura» – Milano, Mudec

A cura di Malén Gual e Ricardo Ostalé, la mostra ripercorre la lunga e ricca carriera del maestro spagnolo, ponendo l’accento e l’attenzione in particolare sul rapporto della sua arte con quella cosiddetta primitiva. Picasso, come molti artisti suoi coetanei, che, insieme a lui, attingono a piene mani dalla cultura nuova per l’epoca, esotica e affascinante di paesi lontani (in particolare l’Africa), non riconoscerà mai lo statuto artistico elevato ai manufatti sui quali, di fatto, si fonda il suo periodo pittorico più celebre. Con il “ritorno al primitivismo“, intrapreso intorno alla metà degli anni Venti, l’artista malacitano rivoluziona la storia dell’arte: è questo che la mostra Picasso. La metamorfosi della figura indaga attraverso oltre quaranta opere che spaziano dalla pittura alla scultura, passando per il disegno.

Fino al 30 giugno 2024. Info sulla mostra

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«Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Paris» – Padova, Centro Altinate San Gaetano

Claude Monet, I papaveri (1873)

La fascinazione per gli artisti impressionisti non accenna ad arrestarsi, dopo che in questi ultimi anni le mostre a loro dedicate hanno registrato numeri da record e un interesse sempre maggiore. Ad ammaliare con i suoi colori e i tocchi delicati e vibranti è in particolare uno dei fondatori della corrente, Claude Monet. In occasione dei 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo, Padova dedica alcune mostre a questi artisti, tra cui, appunto, Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi, museo che custodisce, tra gli altri capolavori, le celeberrime Ninfee.

Fino al 14 luglio 2024. Info sulla mostra

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«Van Gogh» – Trieste, Museo Revoltella

Nelle sale di una dimora storica triestina, tramutata in galleria d’arte moderna, si sviluppa la mostra dedicata al genio incompreso dell’arte moderna. Con oltre cinquanta opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, Van Gogh si propone come approfondimento ed esplorazione di uno degli artisti più studiati, ammirati e apprezzati del nostro tempo, presentando una panoramica ampia del suo breve ma intenso percorso artistico. Piccola curiosità: l’esposizione riporta per qualche mese uno accanto all’altro i due ritratti di Monsieur e Madame Ginoux (proprietari del caffè di Arles frequentato e dipinto da Van Gogh), conservati uno nel Kröller-Müller Museum e l’altra alla Galleria Nazionale di Roma.

Fino al 30 giugno 2024. Info sulla mostra

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«Bruno Munari. Tutto» – Parma, Fondazione Magnani-Rocca

Mostre Pasqua

Figura eclettica e senza dubbio curiosa, Bruno Munari è una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo. Fondazione Magnani-Rocca dedica una mostra agli oltre settant’anni di attività di questo genio italiano, che spazia nel corso della sua carriera tra arte visiva, design, grafica e pedagogia. La fondazione parmense asseconda la rinnovata attenzione che gli studi stanno indirizzando in questi ultimi anni all’operato di Bruno Munari, estremamente vario e attuale.

Fino al 30 giugno 2024. Info sulla mostra

«I macchiaioli» – Brescia, Palazzo Martinengo

A cura di Francesca Dini e Davide Dotti, la mostra celebra i principali esponenti di una delle più importanti avanguardie artistiche europee del XIX secolo. Le oltre cento opere esposte portano i nomi di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega e altri artisti che hanno a loro modo rivoluzionato la pittura, facendo proprie le influenze che provenivano dalla Francia, ed abbracciando un’arte antiaccademica, viva e che vedeva al proprio centro la realtà, il popolo.

Fino al 9 giugno 2024. Info sulla mostra

«Miró. La gioia del colore» – Catania, Palazzo della cultura

Catania ospita la terza di una serie di mostre dedicate al maestro catalano Joan Miró. A cura di Achille Bonito Oliva, Miró – La gioia del colore presenta cento opere che vanno dal 1924 al 1981 e spaziano tra i vari media. Dipinti, acquerelli, sculture, disegni, ma anche opere grafiche, libri e documenti provenienti da collezioni private e gallerie si uniscono a formare un corpus sostanzioso, che permette una lettura approfondita dell’artista surrealista, della sua carriera e delle sue creazioni.

Fino al 7 luglio. Info sulla mostra

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«Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore e la guerra» – Torino, CAMERA

Con circa 120 fotografie, la mostra Robert Capa e Gerda Taro presenta due protagonisti della storia della fotografia del XX secolo, il loro rapporto professionale ma anche il legame affettivo che li ha uniti. Il sodalizio artistico e sentimentale che sboccia e matura a Parigi dal 1934 al 1937, anno della tragica morte della fotografa in Spagna, è filo rosso e talvolta soggetto degli scatti in mostra. Nelle sale di CAMERA è possibile vedere, fino al 14 aprile, altre due mostre: una dedicata a Ugo Mulas e l’altra a Michele Pellegrino.

Fino al 2 giugno 2024. Info sulla mostra

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«Anselm Kiefer. Angeli caduti» – Firenze, Palazzo Strozzi

La mostra del maestro Anselm Kiefer viene definita dal museo stesso che la ospita come «un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche e i diversi pensieri filosofici». Angeli caduti è quindi il sunto dei temi più cari all’artista tedesco, che tra pittura e scultura, fotografia e installazione da sempre porta avanti una ricerca sull’interiorità tra passato, presente e futuro.

Fino al 21 luglio 2024. Info sulla mostra

«Steve McCurry. Icons» – Pisa, Arsenali Repubblicani

A pochi giorni dalla chiusura, la mostra pisana offre un ampio spaccato della lunghissima e florida carriera di uno dei fotografi contemporanei più famosi al mondo. Dal fortissimo impatto visivo ed emotivo, gli scatti di Steve McCurry non smettono mai di stupire e incantare, raccontando i numerosissimi viaggi e gli incontri del fotografo americano.

Fino al 7 aprile. Info sulla mostra

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«Fidia» – Roma, Musei Capitolini, Villa Caffarelli

Per gli amanti del classico, i Musei Capitolini propongono la prima esposizione monografica dedicata a quello che è senza dubbi il più grande scultore dell’età classica. Le oltre cento opere, alcune delle quali esposte per la prima volta al pubblico, si inseriscono e strutturano un percorso che attraversa la vita e l’attività dell’artista, tra sculture, reperti, dipinti, manoscritti e disegni. La mostra inaugura un ciclo di cinque esposizioni: I Grandi Maestri della Grecia Antica.

Fino al 5 maggio 2024. Info sulla mostra

«I sette vizi capitali» – Trento, Cattedrale di San Vigilio

Per gli amanti della montagna che hanno programmato una fuga in Trentino Alto Adige, Trento riserva, in un’aula a lato della sua imponente cattedrale, l’esposizione di alcune opere di due artisti della splendida Ortisei, in Val Gardena. Christian Holzknecht e Armin Grunt Rifesser sono gli artisti-scultori protagonisti di una mostra che vuole aiutare ad approfondire un tempo particolare come quello della Quaresima attraverso l’arte. Se poi nascesse la curiosità di approfondire il loro operato, proseguendo verso nord, in poco più di un’ora si può arrivare alle porte di Ortisei, dove Christian e Armin Grunt hanno aperto una galleria in una vecchia stalla: StallArt.

Fino al 7 aprile 2024. Info sulla mostra

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Rebecca Sivieri

Classe 1999. Nata e cresciuta nella mia amata Cremona, partita poi alla volta di Venezia per la laurea triennale in Arti Visive e Multimediali. Dato che soffro il mal di mare, per la Magistrale in Arte ho optato per Trento. Scrivere non è forse il mio mestiere, ma mi piace parlare agli altri di ciò che amo.

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