Come ogni domenica vi riproponiamo quelli che sono stati i migliori articoli pubblicati sul nostro giornale nella settimana appena conclusa, scelti dalla redazione. Così anche chi si è distratto può recuperare con tutta calma!
SOCIETÀ LIQUIDA E POSTMODERNITÀ:
L’IRRISOLVIBILE IN ZYGMUNT BAUMAN
Il filosofo e sociologo Zygmunt Bauman nasce nel 1925 a Poznan, in una Polonia non ancora invasa dalle truppe tedesche. Dopo la guerra, e dopo un breve periodo nella zona di occupazione sovietica, si trasferisce a Varsavia per studiare sociologia, e inizia a collaborare con diverse riviste specializzate. Spiritualmente accarezza le speculazioni del marxismo-leninismo, poi trotta accanto ad Antonio Gramsci e a Georg Simmel, soprattutto dopo la destalinizzazione.
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“FUOCOAMMARE”:
VIVERE LAMPEDUSA
Fuocoammare (2015) di Gianfranco Rosi è un’opera che sfugge a qualsiasi tipo di classificazione. Non si tratta di un film, non nel senso tradizionale del termine: non abbiamo per esempio una trama preconfezionata che si rifà ai soliti clichè, trappola in cui è parzialmente caduta la miniserie Lampedusa. Fuocoammare, in realtà, non ha per niente una trama: la telecamera si insinua tra le vite dei “personaggi” − interpreti di se stessi – e ci dà un’immagine oggettiva della vita sulle coste di Lampedusa.
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NON SOLO “TITANIC”:
I 5 MIGLIORI RUOLI
DI KATE WINSLET
Nel 1997, il pubblico mondiale venne sconvolto da un evento cinematografico senza precedenti, dando il via ad una vera e propria vague: Titanic, di James Cameron. La storia degli infelici amanti Jack Dawson (Leonardo Di Caprio) e Rose De Wit Bukater (Kate Winslet), ha conquistato generazioni di fan che ancora oggi si lanciano in repliche senza fine e lacrimosi momenti di commozione sulle note di My Heart Will Go On.
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VENEZIA, FARO
SULL’ARTE CONTEMPORANEA
Il sodalizio Palazzo Grassi/Punta della Dogana da quasi un decennio è il faro di Veneziapuntato sul contemporaneo. I due spazi espositivi alloggiano la Collezione Pinault, che da tempo intrattiene prolifici rapporti con gli artisti, e si fregia della possibilità di ospitare opere appositamente concepite per i suoi spazi.
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“SOLE ALTO”: TRE STORIE D’AMORE
ALLA LUCE CRUDA
DEL CONFLITTO JUGOSLAVO
Tre storie, tre attori, grossomodo, che si ripropongono allo spettatore in tre situazioni differenti, verificatesi a dieci anni di distanza l’una dall’altra, nel 1991, nel 2011 e nel 2011: questo è Sole Alto, o Zvizdan, zenit, nella lingua originale, è un film croato-serbo-sloveno di Dalibor Matanic che ha ricevuto il premio della giuria al Festival di Cannes del 2015.
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