La regione Basilicata conta 131 comuni, la maggior parte dei quali possiede una sua banda marciante. Questa grande tradizione musicale meridionale è stata ripresa, celebrata e valorizzata durante la cerimonia d’inaugurazione di Matera Capitale Europea della cultura 2019 lo scorso 19 gennaio. Le strade si sono riempite di una straordinaria festa di paese, che ha dipinto di luce e musica la città intera. Un centinaio di bande provenienti da tutta Europa hanno girato Matera suonando, cantando e festeggiando insieme ai “cittadini temporanei” della città dei sassi.
Così sono ufficialmente iniziate, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premier Giuseppe Conte, le 48 settimane piene di eventi che coloreranno la città fino al 20 dicembre. A centinaia, tra artisti e curatori, hanno lavorato in questi anni per arrivare, al 2019, con un programma disegnato su misura per una città particolare, la cui densità storico-artistica supera di gran lunga le dimensioni e la popolazione.
L’anno infatti si vivrà pian piano come un grande racconto della storia umana diviso in quattro capitoli: quattro grandi mostre, che racconteranno Matera e la Basilicata dal passato al futuro: Ars Excavandi sulle città rupestri nel mondo (curata dall’architetto e urbanista, esperto Unesco Pietro Laureano e realizzata da ETT s.p.a.); Rinascimento visto da Sud incentrata sulle più importanti emergenze culturali (curata da Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale della Basilicata); La poetica dei numeri primi sulla scienza e la matematica con un focus su Pitagora (curata da Piergiorgio Odifreddi, uno dei maggiori divulgatori scientifici italiani); Stratigrafie. Osservatorio dell’Antropocene che indaga la nuova era geologica definita dalle azioni dell’uomo (curata dal fotografo e film-maker Armin Linke).
A questi primi quattro capitoli corrispondono oltre 60 progetti originali, più di uno per settimana, per metà realizzati dalla scena creativa lucana in collaborazione con partner europei e per metà provenienti dal resto d’Europa in collaborazione con partner locali: un mix che unisce tradizione e innovazione, mondo analogico e digitale.
“Insieme” e “Apertura”, le parole chiave che seguiranno le attività e la vita della Capitale della Cultura per quest’anno: parole che sebbene sembrino banali nascondono più di una sfida per Matera ma non solo: non è facile rendere aperta e accessibile una città che per sua natura storico-fisica non lo è, e non è facile tenere insieme un popolo, quello italiano, che oggi più che mai si scorda i concetti di solidarietà e fratellanza. Un grande in bocca al lupo a Matera dunque, e un applauso all’arte e alla cultura italiana che, seppur sottovoce, si riprendono pian piano il loro ruolo.