MATERA – Domani 1°dicembre 2015, alle ore 15, si inaugura al MUSMA Federico Fellini – appunti fantastici. Disegni dal libro dei sogni, una mostra dedicata al grande maestro del cinema italiano e internazionale, per i cui film il fraterno amico musicista Nino Rota, compose quasi tutte le colonne sonore. La mostra ha come partner l’Apulia Film Commission ed è patrocinata dal Comune di Matera e dalla Lucania Film Commission; avverrà, inoltre, in occasione della giornata di studi dedicata dal Conservatorio E. R. Duni di Matera a Nino Rota, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantenario della fondazione dell’istituzione musicale. Dal 1°dicembre 2015 al 6 marzo 2016 nelle Sale della Caccia di Palazzo Pomarici sarà esposta una selezione dei circa 400 disegni tratti da Libro dei sogni di Fellini, un volume che raccoglie due libri di diverso formato, composti dal regista in 22 anni – il primo dal 30 novembre 1960 al 2 agosto 1968, il secondo dal febbraio 1973 al 1982. Un diario dei sogni dell’artista. Il «lavoro notturno» che Fellini appunta ogni mattina avvalendosi di disegni e didascalie, su suggerimento dello psicanalista junghiano Ernest Bernhard presso il quale è in analisi dal 1960 al 1965 e nel cui metodo ritrova affinità con il suo sentire artistico. «Ciò che ammiro sconfinatamente in Jung è l’aver saputo trovare un punto di incontro tra scienza e magia, tra razionalità e fantasia».
I protagonisti dei sogni, tanto i personaggi famosi quanto i meno noti, sono trasformati dalla caleidoscopica mente del sognatore, deformati, sorpresi in atteggiamenti inusuali, incontrati in luoghi inventati. Si resta divertiti e meravigliati dagli schizzi del variegato universo femminile, in cui spicca l’adorata ed eterea moglie Giulietta, fragile e sfuggente, eppure faro guida della vita di Federico. E poi la famiglia e i luoghi, la sua grande e irrinunciabile Roma e l’amata/odiata terra natale, Rimini «un pastrocchio confuso, pauroso, tenero, con questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare». Inizia giovanissimo, Fellini, a disegnare. Da adolescente apre a Rimini, con l’amico Demos Bonini, la bottega Febo, dove i due realizzano caricature e ritratti. Dopo il trasferimento a Roma, nel gennaio 1939, entra come scrittore di vignette nella redazione del prestigioso settimanale satirico Marc’ Aurelio. Nella capitale, che diventerà sua città d’adozione, apre, con alcuni amici, Funny Face Shop: Profiles, Portraits, Caricatures, una vera e propria bottega della caricatura. I sogni in mostra nascono dalla fantasia e, magicamente, ne generano di nuova, si esce da questo viaggio nell’universo onirico di Federico Fellini con uno sguardo nuovo sul mondo, più puro, incantato, lievemente surreale, in una parola, uno sguardo felliniano.
A.P.
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