La manovra di bilancio 2023 continua ad essere il tema caldo dopo l’approvazione del relativo disegno legge durante il Consiglio dei Ministri dello scorso 16 ottobre. Se la consegna in Senato per l’avvio della sessione di bilancio era prevista tra sabato 20 ottobre e lunedì 30 ottobre, il dibattito politico e giornalistico era però già in corso e si basava su bozze non definitive – definite dal Ministero dell’Economia (MEF) “inattendibili” – in circolo dal 24 ottobre.
Nelle ultime settimane le critiche delle opposizioni contro la manovra si sono concentrate su vari temi caldi, dalla sanità al diktat sugli emendamenti, e non sono state stemperate neppure dalla scesa in campo del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per cui la legge di bilancio «cerca di individuare un punto di equilibrio tra le legittime aspirazioni di una molteplicità di soggetti e i vincoli di bilancio».
Se il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha definito la legge “inutile e dannosa”, per la segretaria del PD, Elly Schlein, la finanziaria non è “all’altezza”, è “senza visione” e “non migliorerà la vita della nazione”.
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Al centro del dibattito, sul fronte pensioni c’è innanzitutto la cosiddetta Quota 104, che sostituisce la Quota 103, e di fatto inasprisce ulteriormente i requisiti per ottenere la pensione anticipata, innalzando l’età di entrata, da 62 a 63 anni, introducendo una penalizzazione per chi vi aderisce (riduzione dell’assegno mensile di circa il 4% del totale) ed un aumento della finestra tra il raggiungimento dei requisiti e l’effettiva uscita dal lavoro. Elementi che sono valsi al governo l’accusa di voler proporre una “nuova Fornero“, e che hanno indispettito soprattutto la Lega che ha sempre fatto della lotta alla Fornero una propria battaglia. Salvini pur esprimendo soddisfazione per la bozza ha chiarito infatti di voler però intervenire per modificare il testo. Ha fatto discutere, inoltre, la proposta dell’innalzamento dell’IVA su alcuni prodotti igienico-sanitari femminili (come gli assorbenti, riaprendo il tema della cosiddetta #tampontax) e per l’infanzia (ad, esempio il latte in polvere).
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Sul fronte fiscale, la misura che prevede il taglio del cuneo, ossia la riduzione delle imposte e dei contributi sugli stipendi. Proposta per ridurre le distorsioni dello scalone, dovrebbe essere del 7% sui redditi fino a venticinquemila euro, e del 6% sui redditi tra venticinquemila e trentacinquemila euro, potrebbe essere soggetta a modifiche.
Nel frattempo, Meloni è intervenuta per placare le polemiche legate alla discussa possibilità di inserire un pignoramento telematico sul conto corrente in caso di debiti con il fisco superiori ai mille euro. Misura bocciata dalla premier. Tajani, leader di Forza Italia, promette invece battaglia sugli aumenti della cedolare secca per gli affitti brevi.
La manovra che dovrà essere approvata in forma uguale da entrambe le Camere è centrale per le future politiche del governo e dovrà cercare un equilibrio tra i paletti europei e le promesse elettorali su pensioni e stipendi. La sessione di bilancio che si concluderà alla fine di dicembre 2023 ha esiti incerti. Se quest’anno la libertà di azione dei parlamentari per la modifica del testo sembra limitata, anche i contrasti interni alla maggioranza potrebbero portare a delle modifiche.
Un punto è chiaro. L’esito della manovra di bilancio 2023 sarà certamente centrale sia per l’esecutivo che per l’economia italiana.
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