Ci sono notizie che non si vorrebbero mai dare. Eppure, certi fatti accadono ugualmente. Questo maledetto 2016, infatti, dopo tanti celebri nomi della cultura e dello spettacolo – ultimo quello di Harper Lee – si è portato via anche Umberto Eco, alle 22.30 di ieri, 19 febbraio, nella sua abitazione. Nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932, aveva 84 anni. I funerali avranno luogo, con rito laico, martedì 23 febbraio, a partire dalle 15, al Castello Sforzesco di Milano.
Scrittore, filosofo e semiologo, ha scritto pietre miliari della letteratura italiana, come Il nome della rosa e Il pendolo di Foucault, e recentemente era tornato alla ribalta nelle cronache editoriali per il rifiuto a Mondazzoli e la decisione di seguire Elisabetta Sgarbi nel progetto de “La nave di Teseo”, che a maggio pubblicherà l’ultimo libro di Eco, Pape Satàn Aleppe, opera che raccoglie gli articoli scritti per La bustina di Minerva, la rubrica dello scrittore su L’Espresso.
Se ne è andata così una delle menti più lucide in Italia, lasciando un grande, grandissimo, vuoto intellettuale che probabilmente non sarà mai colmato.
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[…] – Oggi alle 15 si terranno i funerali laici di Umberto Eco, scomparso la sera del 19 febbraio. L’ultimo saluto al grande intellettuale avverrà al Castello Sforzesco, nel cortile della […]
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