Un passato travagliato
Per essere un’opera del 1866, L’origine du Monde, la vulva più famosa di Francia, fa ancora (e tanto) parlare di sé.
Dopo decenni di clandestinità, relegata prima nelle sale da bagno dell’eccentrico committente turco, poi nel mondo sommerso del mercato clandestino, nel 1995 L’origine du Monde fu finalmente acquistata dallo Stato francese, trovando sistemazione definitiva nelle stanze in chiaroscuro del Musée d’Orsay di Parigi.
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Scandali e censure
Nel XXI secolo, si sa, la censura corre su binari diversi, così la pagina Facebook del Corriere della Sera è stata inondata dai commenti indignati dei puritani del web, in seguito alla pubblicazione di un articolo che mostrava l’immagine del dipinto di Curbèt: molti lettori, scambiando il quadro per una fotografia hanno letteralmente sommerso il giornale di critiche e insulti. Non è la prima volta.
L’origine du Monde era già stata al centro di un’accesa controversia tra Facebook e l’insegnante Frédéric Durand, il cui account era stato sospeso a seguito della pubblicazione di un articolo sulla storia del quadro.
Stessa sorte era toccata al critico d’arte più vivace di casa nostra, Vittorio Sgarbi, reo di essersi scattato un selfie in compagnia della protagonista del dipinto del padre del realismo francese; in quell’occasione non le aveva chiaramente mandate a dire, rimarcando, in un post somigliante ad una lectio magistralis sul tema, la differenza tra arte e pornografia, prima naturalmente di mobilitare il suo legale contro Mark Zuckerberg e il suo algoritmo.
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Il nuovo volto dell’Origine du monde
La vera notizia è che negli ultimi tempi l’intramontabile Courbet è tornato prepotentemente alla ribalta per un motivo di natura differente, ma ugualmente controverso: l’identità della modella de L’origine du Monde.
In passato si era più volte fatto il nome di Jo Hifferman, già amante di James Whistler e musa dell’artista francese nelle quattro varianti del dipinto Jo, la belle irlandais, una tesi che aveva generato qualche perplessità perché i peli pubici scuri del dipinto non corrispondevano alla criniera rossa fiammeggiante di Hiffernan.
Stando ai recenti studi dello storico della letteratura e specialista di Dumas Claude Schopp, la modella, conosciuta al mondo solo dai fianchi in giù, avrebbe adesso un volto e un’identità del tutto nuova.
La Mademoiselle Queniault
Schopp, che ha rivelato i particolari dello studio in un libro uscito ad ottobre, ha lavorato sullo scambio di corrispondenza tra Alexandre Dumas figlio e la scrittrice George Sand.
Uno dei protagonisti di una lettera che Dumas figlio inviò a Sand nel giugno del 1871 era proprio Courbet, nella frase «on ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l’interview de Mlle Queniault de l’Opéra» («uno non dipinge col suo pennello la più delicata e sonora intervista della signorina Quéniaux dell’Opéra»).
Schopp, resosi conto che la parola «intervista» era completamente decontestualizzata, ha svolto controlli più precisi sul manoscritto originale, accorgendosi che Dumas, in realtà, non aveva scritto «interview», bensì «intérieur», con una chiara e poco velata allusione ai genitali della ballerina francese.
Arcano svelato con buona pace degli appassionati e dei più curiosi, almeno per ora. Siamo sicuri che L’origine du Monde saprà ancora far parlare di sé.
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