Borgo medievale adagiato sulle prime colline dell’Appennino, a soli 15 km dalle spiagge della Riviera romagnola, si hanno notizie di Longiano a partire dal 1059, anno in cui la famiglia Malatesta eresse qui un fortilizio contro la vicina città di Cesena.
A partire dagli anni Ottanta del Novecento il borgo ha intrapreso un percorso di restauri e abbellimenti che ne fanno oggi una vera perla, poco conosciuta ed intatta, dell’Emilia-Romagna.
La Porta del Ponte è una delle entrate nel centro fortificato, fu eretta nel XIII secolo ed era preceduta da un ponte levatoio. Vicino possiamo ammirare la Piazza Malatestiana che ricorda il periodo della dominazione dei signori di Rimini e che è delimitata dalla corte del castello con la torre.
Il Castello Malatestiano è di aspetto rinascimentale, sede della Fondazione Tito Balestra e di una collezione di artisti italiani del Novecento, una delle più importanti dell’Emilia-Romagna con opere di Guttuso, De Pisis, Mino Maccari e Sironi.
La Collegiata di San Cristoforo data alla fine del Seicento e contiene interessanti opere d’arte.
Longiano è rinomata per i suoi numerosi musei e collezioni tra cui l’oratorio barocco di San Giuseppe Nuovo del 1703 che ospita al suo interno il Museo di Arte Sacra in un ambiente decorato con conchiglie, putti, mascheroni e volute intrecciate, realizzati da Antonio Trentanove tra il 1789 e il 1791.
Nella chiesa di Santa Maria delle Lacrime sorge invece il Museo Italiano della Ghisa, una scenografica carrellata del design industriale fra Ottocento e Novecento con complesse decorazioni di arredo urbano provenienti da varie città italiane ed europee.
Il Fondo permanente di scultura Domenico Neri, nell’ex convento di San Girolamo, contiene 31 statue in ghisa di maschere e personaggi della commedia dell’arte mentre il Museo del disco d’epoca, poco distante, racconta i circa 130 anni di storia della registrazione, dalla prima incisione del 1877 ai Led Zeppelin.
Nella piazza principale del borgo troviamo il santuario del Santissimo Crocifisso e il convento dei frati minori, meta di pellegrinaggi per un prezioso crocifisso di autore ignoto del XIII secolo dipinto a tempera su tavola di legno.
Per concludere la visita è da segnalare il Teatro Enrico Petrella, costruito nella seconda metà dell’Ottocento e restaurato tra il 1980 e il 1986, con i suoi 205 posti a sedere.
Link utili: Museo Italiano della Ghisa – Fondazione Tito Balestra
Longiano (FC)
Altitudine: 179 m
Abitanti: 7.219
Come arrivare:
- La stazione ferroviaria più vicina è a Savignano sul Rubicone, a 7 km, sulla linea Bologna – Rimini
- In auto, sulla A14 Bologna – Taranto, uscire a Rimini Nord e proseguire lungo la SS9 Via Emilia in direzione di Cesena
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