Qualche tempo fa avevamo scritto circa lo spettacolo scritto e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory interamente in italiano rinascimentale, Essere Leonardo da Vinci, in scena ogni sabato fino a ottobre al Museo della scienza e della tecnica di Milano. Leonardo però non si accontenta, così il 1° luglio si è presentato al Teatro La Fenice di Venezia con una versione della pièce arricchita dal violoncello di Julia Kent e dalle coreografie di Michela Lucenti e Alessandro Pallecchi, formidabili nel portare in scena le sequenze de La Festa del Paradiso, spettacolo di cui Leonardo realizzò la scenografia su commissione di Ludovico il Moro in occasione delle nozze tra Gian Galeazzo Maria Sforza e Isabella d’Aragona nel 1490. Il teatro gremito ha accolto bene il nuovo ospite e i tre minuti di applausi lo dimostrano. «Dobbiamo far sentire e interpretare la lingua di Leonardo, per restituire verità a questo personaggio, vero ponte tra cultura umanistica e scientifica, ma soprattutto perché ci sono state molte mostre, molti libri, ma mai uno spettacolo nella sua lingua. Questa era la sfida che è iniziata e che ha trovato successo» ci racconta Finazzer Flory e aggiunge: «Leonardo vedrebbe i nostri tempi come dei tempi in cui il regno è diviso e disfatto, perché il nostro ingegno è confuso e indebolito. Sono tempi in cui i discepoli non trovano maestri».
