Sì, parliamo ancora di Freddie Mercury. Vi chiederete se fosse necessario scrivere ancora su uno dei più grandi performer rock della musica mondiale. Ebbene, quello che vi stiamo per presentare non è “l’ennesimo libro” su Freddie, sulla sua vita, sull’epopea dei Queen, ma rappresenta quella che, sebbene inconsapevolmente, più si avvicina alla sua autobiografia.
Gli autori di Freddie Mercury: A Life, in His Own Words, l’edizione originale che risale al 2006, sono Greg Brooks e Simon Lupton, archivisti di lunga data dei Queen. Questa riedizione, intitolata Freddie Mercury: una vita nelle sue parole, è stata rivisitata, modificata e arricchita di circa 8000 parole, frutto di citazioni da interviste che all’epoca non erano state utilizzate o non erano ancora state ritrovate, come quelle degli anni 1975-76.
La prospettiva di Freddie
«La collezione definitiva di pensieri su una vita straordinaria dalla singolare prospettiva di Freddie», questo il sottotitolo del libro che ne racchiude il senso e dà già un’idea del suo contenuto. È scritto in prima persona, gli autori hanno volutamente omesso le domande delle interviste, alcune anche inedite, rilasciate nell’arco di 20 anni, che sono state accuratamente selezionate. Il risultato è un fiume in piena di parole. Le parole di Freddie, con il suo linguaggio colorito, che perlopiù non è stato edulcorato in fase di traduzione.
La sua “voce” ripercorre 45 anni di storia in 20 capitoli e 206 pagine, tocca i più svariati argomenti con il suo tono imprevedibile, spiritoso, divertente, irriverente, emozionante. Il ritratto che emerge è quanto di più vicino al Freddie-uomo, più che al Freddie-performer.
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Racconta di sé, della sua vita, dei suoi sogni, del grande viaggio dei Queen, della teatralità e di quel suo modo di essere così istrionico, «frivolo e assurdo» sopra il palco, per poi scenderne e scontrarsi con le proprie debolezze e la paura della solitudine.
«Riuscite a immaginare quanto possa essere terribile avere tutto ed allo stesso tempo essere disperatamente solo? È indescrivibile. Ad ogni modo, non puoi goderti il successo e poi svegliarti una mattina e dire: “No, non voglio essere una superstar oggi. Voglio andare a fare una passeggiata per conto mio”. È impossibile. Quando sei una celebrità è difficile avvicinarsi a qualcuno e dire: “Guardami, sono una persona normale”».
Per raggiungere il successo e appagare il suo pubblico, ha esasperato le caratteristiche di questo suo essere “animale da palcoscenico” ambizioso, determinato, sfrontato, esuberante, incontrollabile e votato agli eccessi. Nel corso del tempo, l’artista ha cambiato gradualmente le sue priorità, si è riportato sulla “retta via”, vivendo una vita più tranquilla e necessariamente trasformata dall’ombra del virus dell’Hiv che cominciava ad offuscare la comunità gay.
«Non posso continuare a “rockeggiare” come ho fatto in passato, è troppo. Non è il modo di comportarsi di un uomo adulto. Non faccio più feste selvagge, ma non perché sono malato, ma perché non ho più l’età. Non sono più un giovincello. Ora preferisco passare il mio tempo a casa. Fa parte del processo di crescita. Sto cercando di riposarmi e calmarmi un po’».
Non mancano i commenti sugli album, i ricordi legati alle canzoni, su come sono nate, gli aneddoti dei vari tour in giro per il mondo. E ancora gli amori, la sua sessualità, i legami di amicizia, i litigi e le riappacificazioni all’interno della band, il rapporto con la stampa, le riflessioni sull’invecchiare, sul tempo che passa, sulla morte. Freddie Mercury parla di tutto ma non si svelerà mai del tutto, come è giusto che sia per ogni grande artista. Le parole raccolte in questo libro rappresentano una sorta di eredità che Freddie ha lasciato un po’ a tutti noi, un’eredità di emozioni, non solo di canzoni.
«Voglio continuare a fare quello che sto facendo, ma c’è un prezzo da pagare e sono pronto a pagarlo. Questo è ciò che amo fare e viene prima di tutto. La musica è la cosa che mi tiene insieme […] Questo è nel mio sangue. L’unica cosa che so fare è scrivere musica ed esibirmi, ed è quello che farò, penso che sia quello che tutti e quattro faremo, fino alla morte».
La versione italiana
La traduzione di Freddie Mercury: una vita nelle sue parole è stata curata da un’ormai consolidata conoscenza per Frammenti, Raffaella Rolla, che abbiamo già avuto il piacere di intervistare, chiamata a lavorare su questa versione direttamente da Jim “Miami” Beach, lo storico manager dei Queen. Raffaella è da anni traduttrice di fiducia della Queen Productions e del Freddie Mercury Phoenix Trust, ha tradotto anche il musical We Will Rock You, prodotto in Italia da Barley Arts e la cui stagione 2019/20 ripartirà il prossimo 31 ottobre, e i libri La Red Special di Brian May e Queen in 3D. Alla traduzione hanno collaborato Barbara Mucci, profonda conoscitrice del mondo Queen, e Chiara Tomaini, preziosa assistente responsabile della revisione finale.
Il libro è disponibile su Amazon a questo link, in formato cartaceo e digitale.