Autrici di romanzi fra i più amati di sempre quali Cime Tempestose e Jane Eyre, le sorelle Charlotte, Emily ed Anne Brontë sono da considerarsi come le autrici più rivoluzionarie del loro tempo, dedite ad una prosa intensa e psicologicamente complessa, creando personaggi ricchi di una nuova umanità e di una modernità senza precedenti.
Un destino comune
La vita delle sorelle Brontë sembra essere il calco sul quale esse hanno modellato le loro opere. Segnate da un’infanzia traumatica che ricadrà sulle loro eroine, le sorelle perderanno precocemente la madre e due sorelle, vivendo la maggior parte della fanciullezza lontane dalla casa patera. Dimostrano sin da subito la loro propensione per la letteratura e per l’insegnamento, tratto che sarà costitutivo di tutti i personaggi di Charlotte (si pensi a Jane Eyre). Dopo numerosi e fallimentari tentativi di aprire una scuola femminile, le tre giovani intraprendono la carriera di istitutrici, viaggiando per l’Europa. Il sogno letterario resta però sempre vivido, e, nel 1847, pubblicano contemporaneamente, sotto lo pseudonimo dei fratelli Bell, i loro tre grandi capolavori: Jane Eyre, Cime Tempestose e Agnes Grey. Il successo è immediato, tanto da far crollare la cortina del decoro e far svelare la loro vera identità, e favorire la pubblicazione di nuovi romanzi. Mentre Emily sarà l’unica a non scrivere più dopo Cime Tempestose, Anne pubblicherà La Signora di Wildfell Hall l’anno successivo, mentre Charlotte, la più prolifica, scriverà Shirley (1849), Villette (1853) e Il Professore (1857). Quasi offuscate da un destino comune, le tre sorelle moriranno in giovane età, lasciando però un’immensa eredità letteraria.
Un talento familiare
Ciò che più sconvolge delle sorelle Brontë è la loro capacità nel raccontare vividamente emozioni e sensazioni a loro sconosciute. Portate agli estremi in Cime Tempestose, più assopite in Jane Eyre e Agnes Grey, le passioni sono descritte con un trasporto assoluto, in una prosa che scorre, accattivante e travolgente. Sebbene le tematiche affrontate nei romanzi siano diverse, le eroine femminili delle Brontë sono fra le più famose della letteratura dopo quelle di Jane Austen. Ma le donne delle Brontë sono quanto di più lontano da un melenso prototipo romantico. Sono donne indipendenti, che credono nell’importanza del lavoro e dell’autonomia economica, donne che prendono a tratti impulsive, a tratti ponderate, ma pur sempre pervase da un nuovo spirito di libertà e di autoaffermazione. I personaggi maschili sono anch’essi caratterizzati da un forte carisma e da una personalità potente, gotica e byroniana in Heathcliff, più moderna ma sempre misteriosa in Rochester. Il tutto è accompagnato dalla meraviglia della campagna inglese, dai suoi turbolenti cambiamenti, ricca di intensità e di una bellezza nostalgica e selvaggia.
Le sorelle Brontë, grandi protagoniste dell’Ottocento letterario inglese, hanno creato romanzi che hanno il potere di infondere nuove passioni nel cuore del lettore, muovendo corde assopite che si risvegliano, e che vengono oggi considerati come alcuni fra i più grandi classici di sempre.