La ben conosciuta e rivoluzionaria corrente del cubismo venne iniziata da Picasso tra il 1909 e il 1910 con la denominazione di cubismo analitico. In questo viaggio verso la scoperta di una nuova modalità espressiva artistica al suo fianco c’è Georges Braque.
La formazione
Braque si formò presso un’accademia di belle arti e in seguito fu apprendista presso un decoratore parigino. Nel 1902 iniziò a frequentare l’Academie Humbert, dove conobbe artisti come Francis Picabia. Nei primi anni del XX° secolo si avvicinò alla pittura dei fauves e subì in particolare l’influenza di Matisse. Esempio di questo periodo è il quadro Paysage à l’Estaque del 1906.
La svolta
La svolta avvenne nel 1907, quando Braque conobbe Picasso. Questo incontro sviluppò in lui un sempre più crescente interesse per l’arte primitiva e per la scomposizione geometrica. Da questo incontro nacque un’amicizia che portò alla formulazione del cubismo analitico. Questa nuova modalità pittorica prevedeva la scomposizione e la frammentazione dell’oggetto, non limitandosi a una sola prospettiva, ma analizzando tutti i punti di vista. La forma e lo spazio si mescolano per rendere delle superfici sezionate e non dei volumi. Con il cubismo analitico non si trattava di rappresentare oggetti reali, ma di crearne di nuovi. La disponibilità di nuovi e diversi materiali aiutò questo processo di creazione.
Le opere
Bottiglie e pesci, realizzato tra il 1910 e il 1912, si caratterizza per la forte presenza di forme definibili come “cubi” ed è una rappresentazione del cubismo di Braque. Questo soggetto riflette la sua tendenza a occuparsi di soggetti più intimisti e in particolare di nature morte. Produsse una serie di pitture chiamate i Caminetti. Nel primo dopoguerra Braque si concentrò su altre tematiche come gli interni, il mare e le sue profondità e gli uccelli. Non fu solo pittore ma anche scultore e in tale ambito prediligeva lavorare con il bronzo.