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Lady Macbeth: da vittima a carnefice

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2 minuti di lettura

1865. Campagna inglese. Una giovane ragazza, Catherine, viene venduta dal padre ad un nobile inglese per un piccolo appezzamento di terreno. Da qui inizia l’incubo per la povera Catherine costretta ad un matrimonio di convenienza senza amore né rispetto. Un incubo che risveglierà in lei un terrificante lato nascosto. È questo il punto di partenza del film di William Oldroyd regista teatrale che, per la sua opera, si ispira ad un racconto russo di Nikolaj Leskov: Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk.

Lady Macbeth
optimagazine

Prigioniera in casa

La vita di Catherine è priva di ogni emozione. Il marito non la degna di uno sguardo, il suocero le ricorda costantemente i suoi doveri coniugali e le viene addirittura impedito di uscire di casa. Nessuna passeggiata. Nessuna distrazione. Tutto quello che può fare è stare seduta immobile sul divano di casa come una bambola di porcellana.

Un giorno entrambi i suoi carcerieri devono partire e Catherine si ritrova sola. Finalmente sola. Approfitta dunque della situazione per fare lunghe passeggiate per la brughiera dove si sente finalmente libera. Questa non è l’unica trasgressione di Catherine: un amore folle e passionale nasce tra lei e lo rozzo stalliere che diventa il suo amante.

Lady Macbeth
The Roxy Theatre

Il seme della follia

Se fin qui la storia ricorda L’amante di Lady Chatterley, nella seconda parte del film notiamo un radicale e spaventoso cambiamento nell’animo e nel comportamento della protagonista. Niente e nessuno potrà ostacolare la relazione con il suo amante, Sebastian, ormai in balia della padrona. Dopo il primo assaggio di libertà, Catherine perde completamente la ragione tanto che arriverà ad uccidere chiunque si intrometta tra lei e la sua nuova vita fino ad arrivare all’ultimo aberrante crimine in un climax crescente di pazzia. La sottomessa Catherine ormai non esiste più.

Lady Macbeth
Chapter I-Take I

 

Il freddo dell’anima

Diretto nel 2016 da William Oldroyd, Lady Macbeth vede come protagonista una straordinaria Florence Pugh nel suo primo ruolo davvero rilevante. Con un’espressività che non ha bisogno di molte parole, Florence Pugh è riuscita a dare vita ad un personaggio femminile dai tratti inquietanti destinato a diventare un’icona. A dare risalto a questa figura è la fotografia studiata nei minimi dettagli che riprende i dipinti fiamminghi. Anche il paesaggio riprende lo stato d’animo della protagonista: la desolante bellezza della brughiera e il clima freddo sembrano penetrare nell’essere di Catherine facendola diventare una glaciale assassina.

Lady Macbeth
The Guardian

Sopravvivenza o mostro nascosto?

In Lady Macbeth inizialmente lo spettatore è portato a parteggiare per la protagonista. La sua condizione di prigionia dopo essere stata venduta è sicuramente motivo deterrente per le azioni che compirà poi. Tendiamo dunque a giustificarla pensando che comunque la sua sia una giusta vendetta servita a regalarle una libertà mai sperata. Tuttavia la sua sete di vendetta non si placa e, da vittima giustificata, diventa una killer spietata e viene spontaneo porsi una domanda: Catherine è diventata pazza in seguito allo spregevole trattamento ricevuto o c’era già in lei il seme della follia che aspettava solo il momento opportuno per crescere?

A voi il giudizio finale.

 

Azzurra Bergamo

Classe 1991. Copywriter freelance e apprendista profumiera. Naturalizzata veronese, sogna un mondo dove la percentuale dei lettori tocchi il 99%.

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