Molto spesso si vede il cinema come un’arte minore: vuoi perché sia arrivata in ritardo, vuoi per la sua frequente artificiosità o ancora per la sua intrinseca dipendenza dalla produzione. Forse, però, è proprio dalla complessità del fare cinema, legata giustappunto a questi motivi, che ne derivano la vera completezza e bellezza. È ovvio come, nella forma, la cinematografia racchiuda in sé molte altre arti, come sostiene Akira Kurosawa. La vita di Adele (Abdellatif Kechiche, 2013) è uno di quei film in cui ti accorgi che ogni “piccola” arte è messa al suo posto e combacia con le altre, dalla musica alla fotografia, passando per la letteratura […] Continua a leggere l’articolo di Daniele Tommaso Colombo su NPC Magazine
Daniele Tommaso Colombo
[…] e Léa Seydoux hanno appena ricevuto la Palma d’oro per il miglior film dell’anno. La vie d’Adèle (La vita di Adele) è premiata da Steven Spielberg per la «delicatezza» con cui la pellicola è stata capace di […]
[…] della Palma d’oro, il film di Kechiche ha sconvolto e scosso la giuria del Festival. Protagoniste due sensualissime Adele Exarchopoulos e […]