È un bronzo antico di epoca romana la testa leonina ritrovata due anni e mezzo fa nel tratto di mare tra Africo e Bianco.
La soprintentende per i beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, ha presentato oggi i risultati delle analisi condotte nei laboratori dell’ Unical e la sorpresa e la soddisfazione per tale scoperta è davvero incredibile.
«Si tratta di un unicum in termini tipologici» ha detto la Bonomi, sottolineando come gli unici elementi di riferimento per il contesto di provenienza siano stati le piastre con teste leonine che vengono da una delle navi del lago di Nemi, nel Lazio.
La testa sarebbe stata sommersa per moltissimo tempo in ambiente marino ad una profondità superiore ai 40 metri e, per completare questa importantissima scoperta, l’Università ha già stabilito il prossimo passo da compiere: risalire al luogo dov’è stato realizzato il reperto.
G.A.